7. Si era dimenticato di rendersi ufficialmente eleggibile al Draft 1999
Per riassumere quello che era Chris Andersen, nel 1999 dopo un anno al Blinn College in Texas, il giocatore decise di abbandonare la scuola per intraprendere una carriera da professionista nel mondo del basket. Tuttavia, si dimenticò di rendersi eleggibile per il Draft NBA dello stesso anno, perdendo di fatto ogni chance di entrare direttamente nella lega. Il suo coach del periodo delle High School riuscì comunque ad organizzare per lui delle amichevoli di esibizione con i Texas Ambassadors e una partita in Cina, grazie alla quale si unì ai Jiangsu Dragons della Chinese Basketball Association per un breve periodo. Nonostante questa problematica di percorso, Andersen riuscì comunque ad arrivare al piano di sopra, dopo aver girovagato un paio di stagioni in leghe minori.
6. È stato il primo giocatore a passare dalla D-League alla NBA
Collegandoci al punto precedente, Andersen, dopo essersi ‘dimenticato’ del Draft 1999, dovette cercarsi nuove opportunità per costruirsi una decente carriera nel mondo della pallacanestro. Nel 1999 giocò in Cina per poi tornare negli States per unirsi ai New Mexico Slam in IBL. Dopodiché finì in IBA con la canotta dei Fargo-Moorhead Beez, prima essere stato scelto alla numero 1 dai Fayetteville Patriots, al Draft della nuova D-League. Andersen giocò solamente tre partite con i Patriots prima di ricevere ufficialmente un contratto dai Denver Nuggets nel novembre 2001 che segnò il suo approdo in NBA. Fu il primo giocatore a fare un salto di questo tipo dalla Development League.