Dennis “The Worm” Rodman è, senza possibilità di replica, una delle personalità, non solo sportive, più controverse degli ultimi due secoli della storia dell’uomo. L’individuo è veramente enciclopedico: per citare solo alcune delle sue “imprese”, si sposò con se stesso in occasione del lancio del suo libro, tentò di rapinare invano la gioielleria aeroportuale presso la quale lavorava prima di diventare giocatore professionista, fu inviato, per conto di un’agenzia di scommesse irlandese, presso la Santa Sede durante l’ultimo conclave per sue presunte conoscenze all’interno del concilio cardinalizio.
Quanto ha guadagnato in NBA Dennis Rodman
Si tende però, spesso ed ingiustamente, a subordinare la sua efficacia sul parquet al suo stravagante approccio all’esistenza. Dennis ha annoverato all’interno del suo palmares ben 5 anelli NBA (due consecutivi a Detroit, tre consecutivi a Chicago), sette titoli di miglior rimbalzista, due partecipazioni all’All-Star Game e due titoli di miglior difensore della lega.
Non sono certo da sottovalutare nemmeno i suoi guadagni: nel corso dei tre anni trascorsi tra le fila dei Bulls guadagnò circa 13.5 milioni di dollari complessivi, ma si stima che, al termine della sua carriera, Rodman sia arrivato a possedere 27 milioni di dollari.
Il patrimonio attuale di Dennis Rodman
Secondo “Celebrity Net Worth“, il patrimonio odierno di Dennis Rodman ammonterebbe intorno ai 500.000 dollari. Si potrebbe legittimamente pensare ad un Rodman scialacquatore, dedito alla spesa sconsiderata ed alla dilapidazione dei propri beni.
In realtà, il nativo del New Jersey ha visto gran parte delle proprie ricchezze dissolversi a causa di una ignominiosa truffa. Nell’anno 2000 fu presentata a Rodman da un amico comune la signora Peggy Ann Fulford, consulente finanziario che millantava titoli di studio ad Harvard e presunti successi a Wall Street. Da quel tragico momento, Rodman affidò alla suddetta “donna d’affari” la gestione di parte dei suoi averi, ritenendola inopinatamente degna di stima collaborativa.
Nel giro di pochi anni, la Fulford, avendo accusando Dennis di una patologica tendenza alla spesa sconsiderata, ottenne il controllo integrale dei suoi conti e si prodigò da quel momento per prosciugarli. Un paio di anni fa, il tutto venne scoperto e l’usurpatrice fu condannata a dieci anni di reclusione per frode perpetrata ai danni di molti clienti a lei legati.
Bisogna ricordare certamente un ulteriore vincolo giuridico: Dennis è chiamato, per sentenza del tribunale, a versare annualmente una quota di sostegno infantile e sponsale alle numerose famiglie da lui prima create e poi abbandonate. Tuttavia, si ritiene che la maggior parte dell’impressionante tracollo economico sia conseguenza diretta della truffa subita.
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