Riprendere la stagione 2019-2020 è costato alla lega, e non poco. Secondo Brian Windhorst, di ESPN, organizzare e gestire tutte le novità e le predisposizioni necessarie per i giochi di Orlando è costato alla lega 150 milioni di dollari.
Secondo quanto riferito, le spese derivano dalla fornitura di alloggi per i giocatori e lo staff di tutte le squadre coinvolte, dalla gestione dei sette campi di pratica e delle tre arene nelle quali per tre mesi di condurranno i giochi.
Inoltre i pasti, test COVID-19 giornalieri, la sicurezza, il trasporto e l’intrattenimento si aggiungono alle spese della lega.
I $150 milioni, però, sono solo la punta dell’iceberg. L’NBA, infatti, conta perdite pari a $1 miliardo solo per l’emergenza COVID-19 che ha tenuto in casa tutti e, inevitabilmente, interrotto il campionato.
Inoltre la lega deve contare nel registro anche centinaia di milioni di perdite del mese di ottobre, dovute al tweet del GM degli Houston Rockets, Daryl Morey, a sostegno dei manifestanti a Hong Kong. Tale spirito di iniziativa ha scatenato parecchie critiche, che hanno poi rovinato i rapporti commerciali con la Cina.
Giocare i Playoff e il resto della stagione regolare dovrebbe aiutare, bene o male, a recuperare le perdite finanziarie della NBA. Basta pensare che la lega avrebbe perso circa $900 milioni di entrate derivanti da contratti televisivi nazionali se i Playoffs fossero stati cancellati. Nonostante dunque la situazione economica della NBA sia decisamente grave, si può anche dire che poteva andare peggio.
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