Quella di LeBron James è una delle voci più forti del movimento Black Lives Matter. Fin dalle prime ore successive alla morte di George Floyd, che ha scatenato l’ondata di proteste negli USA, LeBron si è sempre schierato a favore di una società più equa e giusta.
L’ultima battaglia che il giocatore dei Lakers ha deciso di portare avanti è quella delle votazioni. LeBron ha espresso su Twitter tutta la sua indignazione per le scene dei seggi in Georgia. In questo stato i cittadini hanno dovuto aspettare anche 5 ore in piedi prima di poter votare:
Per LeBron, anche il sistema delle votazioni è strutturalmente razzista, in modo da impedire a diversi cittadini, ostacolandoli e rendendogli la vita difficile, di votare comodamente, facendoli desistere.
Per questo motivo James e il suo socio in affari Maverick Carter si sono mossi in prima persona. Dopo aver contattato il segretario di Stato del Michigan, Jocelyn Benson, hanno creato l’iniziativa “More Than a Vote”, che si propone di combattere gli impedimenti e gli ostacoli al voto.
Sono stati contattati gli Atlanta Hawks e i Detroit Pistons. Le franchigie hanno accolto la proposta. Gli Hakws metteranno a disposizione la State Farm Arena, mentre i Pistons un’altra struttura che permetterà ai cittadini di esprimere la propria preferenza già due settimane prima del voto ufficiale.
Queste iniziative serviranno a prevenire situazioni come quelle di macchine per le votazioni non funzionanti, che spesso e volentieri fanno desistere dal votare.
I promotori dell’iniziativa “More Than a Vote” si aspettano che altre franchigie NBA, e anche NFL, possano essere coinvolte.
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