Manca ormai davvero poco alla ripresa ufficiale della NBA. Le squadre sono arrivate tutte nella bolla di Orlando, dove dal 30 luglio prossimo riprenderanno a sfidarsi. Un’atmosfera inedita, senza pubblico e in campi neutrali.
Sono tanti gli interrogativi che accompagnano il ritorno della NBA. Il rischio di nuovi contagi, le assenze pesanti (vero, Brooklyn Nets?) e le proteste che hanno scosso l’America.
Proprio su questi argomenti verte l’intervista rilasciata da Marco Belinelli a Sky Sport. Il Beli ha raccontato le sue impressioni, a partire dalla particolarissima situazione in cui vivrà nei prossimi mesi:
“Per me è un mondo tutto nuovo. […] Abbiamo fatto il test e poi tutti chiusi in camera. Fa tanto caldo ma non posso lamentarmi“
E anche nella discussione sul cibo, che nelle ultime ore è stato oggetto di grande insoddisfazione tra i giocatori, Belinelli sceglie la diplomazia:
“I primi due giorni è normale che il cibo non sia dei migliori. Non è caldo, ma sono problemi “tra virgolette”. Ho mangiato qualcosa, sono sicuro che tra qualche giorno andrà tutto meglio”
Come tanti altri giocatori, Marco Belinelli ha deciso di portare sulla sua divisa un messaggio. In tanti hanno scelto la parola “equality“. Anche per lui sarà così, ma tradotta in italiano in “uguaglianza“:
“Metterò la scritta uguaglianza. All’inizio dovevano essere tutte in inglese, poi la lega ha permesso di scrivere la parola o la frase anche nella lingua madre. Da italiano, mi sembra giusto scriverlo nella nostra lingua”
In chiusura una domanda sul suo futuro, se sarà ancora in NBA o meno:
“Al momento non riesco a focalizzarmi sulla free agency. Stiamo vivendo una situazione particolare. L’unica cosa che posso dire è che la mia intenzione è di rimanere in NBA per almeno altri uno/due anni. Credo di poter dimostrare ancora qualcosa”
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