JJ Redick ha ricordato alcuni momenti della sua infanzia e adolescenza ai microfoni di Bleacher Report e di come ha vissuto il razzismo sulle persone di colore e le differenze tra l’essere bianco in un gruppo di ragazzi afro-americani.
Dopo aver già rilasciato brevi dichiarazioni, la guardia tiratrice dei Pelicans ha risposto a parecchie domande fatte dall’intervistatrice Taylor Rooks, riguardo l’argomento razzismo. Tra le domande più significative fatte al giocatore c’è sicuramente quella che riguardava il momento in cui si è reso conto che essere bianco fosse diverso dall’essere un ragazzo di colore.
“Una domanda interessante, sono nato in una famiglia con 5 figli, e con i miei genitori vivevamo in un modo particolare, loro erano come degli hippie. Uno stile di vita alternativo, avevamo una fattoria e ci siamo mossi più volte fino ad arrivare a Roanoke, dove sono cresciuto.”
“Nel momento in cui ho iniziato a frequentare le scuole pubbliche, ho cominciato a giocare a basket e la squadra era una mix tra le due etnie. Ho capito subito parlando con i ragazzi, che le comunità di colore erano trattate diversamente, dal modo in cui parlavano della famiglia, di andare a scuola o al centro commerciale.”
JJ Redick ha poi continuato parlando che questa esperienza avuta in squadra ha accentuato la sua visione su come vengono trattate diversamente le etnie negli Stati Uniti. La domanda successiva, riguardava invece come ci si rendeva conto della differenza tra i due gruppi, vivendo una situazione o parlandone.
“L’ho vissuta spesso, andando ad esempio in un centro commerciale, come ragazzo bianco assieme ad alcuni amici e con la propria squadra di pallacanestro, che comprendeva ragazzi bianchi e di colore. Il modo in cui si viene accolti nei negozi e nei ristoranti è completamente diverso.”
https://twitter.com/BleacherReport/status/1281241952026066944
Leggi anche:
NBA, Haslem: “Sono ancora il giocatore più sexy della lega”
NBA, Andre Roberson in forma smagliante
NBA, Steve Kerr parla del futuro dei suoi Warriors