Alla fine coach Gregg Popovich sarà presente all’interno della bolla di Orlando. L’allenatore dei San Antonio Spurs è il coach più vecchio della Lega con i suoi 71 anni ed è indicato, secondo i protocolli di sicurezza, come soggetto a rischio in caso di contagio da Coronavirus. Pop, però, sembra non voler sentire ragioni, affidandosi completamente ai protocolli implementati all’interno della bolla al Walt Disney World Resort ‘costruita’ dalla NBA:
“Non so in quale altro posto potremmo essere più al sicuro se non qui.”
Nei restanti 30 minuti di conferenza stampa, l’head coach si è concentrato sui temi sociali che stanno attanagliando gli Stati Uniti da diversi mesi.
Popovich ha dichiarato di sentirsi rassicurato sulla sua sicurezza personale dopo aver parlato con Adam Silver sulle varie misure che la lega sta adottando per garantire la protezione dei giocatori e del personale delle rispettive franchigie. Tali misure comprendono i numerosi test che tutti i soggetti all’interno della bolla dovranno affrontare – quasi quotidianamente – e l’applicazione rigorosa dei protocolli di autoisolamento per i giocatori e il personale che risulta positivo.
L’icona degli Spurs è uno dei tre allenatori con un’età pari o superiore ai 65 anni che parteciperanno al ripartenza stagionale, gli altri sono Mike D’Antoni (Houston Rockets) e Alvin Gentry (New Orleans Pelicans). Popovich tenterà di guidare gli Spurs (27-36) verso un improbabile qualificazione playoff: sarebbe la 23esima consecutiva. Con otto partite da giocare, San Antonio si trova a 4 partite di distanza dai Memphis Grizzlies, ottavi nella Western Conference.
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