LeBron James ha deciso che non indosserà nessuno dei messaggi sociali approvati dalla NBA sul retro della propria canotta quando la stagione riprenderà. La star dei Lakers si è così rivolta al giornalista di Spectrum SportsNet Mike Trudell:
“Non è un gesto irrispettoso nei confronti della lista di messaggi sociali che è stata fornita ai giocatori. Anzi, mi congratulo con tutti coloro che ne indosseranno uno sul retro della propria divisa.”
“Il fatto è che la lista non rispecchia la mia missione e il mio obiettivo. Mi sarebbe molto piaciuto poter esprimere la mia personale opinione sul retro della maglietta. Avevo diverse idee in mente, però, va bene lo stesso.”
Negli scorsi giorni, la NBA e la NBPA hanno concordato un elenco specifico di messaggi di giustizia sociale che i giocatori potranno inserire sul retro della propria canotta. Tra questi sono presenti: Black Lives Matter, Say Their Names, Peace ed Equality.
Nonostante LeBron non indossi messaggi di giustizia sociale, ha deciso di combattere il razzismo in altri modi. James si è così espresso al giornalista di ClutchPoints Ryan Ward:
“Questa è una missione che sto portando avanti da molto tempo. È meraviglioso vedere che la gente si stia accorgendo dei nostri messaggi. Continueremo a spingere per il cambiamento.”
Infatti James ha già indossato divise contro il razzismo in passato. Nel 2012 quando vestiva la maglia degli Heat, ha posato con i suoi compagni di squadra per una fotografia, indossando una felpa con il cappuccio per protestare contro l’omicidio di Trayvon Martin.
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