Anthony Davis è stato uno dei molteplici giocatori NBA ad aver visionato in prima persona “The Arena“, il campo centrale della bolla di Orlando. Su questo parquet e su quello di altre due strutture affini (HP Field House e Visa Athletic Center) si giocheranno le partite dei prossimi mesi.
La stella dei Lakers ha mostrato l’evidente scritta “Black Lives Matter“, situata all’altezza delle linee laterali, e altri particolari non scontati del campo da gioco, al fine di sottolineare quanto la NBA si stia spendendo per assicurare sempre strutture di pregevole livello, senza trascurare la propria campagna di sensibilizzazione:
“Si tratta proprio di un bel campo da gioco e gli altri due non saranno sicuramente da meno. Debutteremo contro i Dallas Mavericks nella serata di giovedì e certi contesti, seppur particolari, ti invogliano ulteriormente a giocare. Ho potuto notare i grandi schermi che sono stati posizionati intorno al campo; non ci saranno ovviamente i nostri tifosi e sarà particolare giocare con le proiezioni dei volti di alcuni nostri familiari o conoscenti. Credo stiano ancora ultimando qualche particolare inerente alle luci ed al suono, ma nel complesso ritengo che sia stato fatto un lavoro incredibile.”
La lega starebbe pensando di riprodurre cori registrati o musiche durante le partite, perché i suoni naturali provenienti dal campo, per quanto assolutamente genuini, potrebbero rivelarsi ridondanti e spiacevoli in alcune circostanze, rendendo alla lunga complessa la fruizione del prodotto.
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