Mistero intorno a Jimmy Butler. La stella dei Miami Heat non ha preso parte all’ultima seduta di allenamento della squadra e la sua assenza, ovviamente, è stata notata. Richiesta del motivo dell’assenza dell’ex Chicago Bulls, la franchigia della Florida ha dichiarato solamente che il giocatore aveva validi motivi per non essere presente. Una risposta evasiva che, considerato il periodo storico, ha assunto i crismi del “caso”. Caso che è diventato un mistero quando Jae Crowder si è lasciato sfuggire alcune dichiarazioni al termine dell’allenamento.
“Vogliamo parlare con lui non appena potrà uscire dalla quarantena. È difficile capire cosa gli sta succedendo. In questo periodo non sai mai cosa aspettarti”
Prendendo per buone le parole di Crowder, la domanda viene da sé: Perchè Butler è in quarantena? L’associazione più immediata è quella con la positività al coronavirus che sarebbe la prima da inizio luglio, quando ancora la bolla non era efficiente al 100%. Le altre opzioni possibili sono quella del “falso positivo” che costringerebbe il prodotto da Marquette all’isolamento in attesa di altri esami oppure, come già successo a Kristaps Porzingis, la sua assenza potrebbe essere legata all’aver saltato un controllo.
La speranza dei tifosi di Miami e non, è che nei prossimi giorni si faccia chiarezza sul mistero legato a Jimmy Butler.
Leggi anche:
NBA, Jonathan Isaac fa crack: rottura del legamento e stagione finita
NBA, Zion Williamson è scontento: “Voglio giocare di più!”
NBA, Golden State Warriors: Bob Myers torna sulla scelta di Kevin Durant
Guarda i commenti
Non è che magari è uscito dalla bolla senza permesso? Da quello che viene detto se qualcuno esce senza permesso poi quando rientra deve essere sottoposto a quarantena (vedi Lou Williams ecc..)