(24-46) Washington Wizards 103-121 Oklahoma City Thunder (43-26)
Il primo dei risultati NBA della serata non è una sorpresa. Tutto facile per i Thunder contro gli ormai derelitti Wizards, ancora a secco di vittorie nella bolla di Orlando. OKC parte subito a razzo e con la tripla di Gallinari vola già sul +10 a metà primo quarto. La rivelazione di serata è Darius Bazley, che segna in sottomano prima e da 3 poi per portare i suoi sul 41-25.
Per i Thunder la strada è tutta in discesa e a metà gara conducono 64-48. La solfa è la stessa anche nella ripresa, con OKC che viaggia a 20 punti medi di vantaggio, guidata dai suoi leader Paul, Gallinari e Gilgeous-Alexander. Chiudono rispettivamente a 13, 20 e 18 punti. Il miglior marcatore di serata è però Bazley con 23 punti, career-high per il rookie.
(33-38) Memphis Grizzlies 99-108 Toronto Raptors (50-19)
I Grizzlies hanno ottenuto fin qui una sola vittoria all’interno della bolla. Le ultime partite sono contro squadre d’alta classifica e la solfa potrebbe non cambiare. Ne è la dimostrazione la sconfitta contro i Toronto Raptors.
L’uomo della serata è Pascal Siakam, che segna 26 punti in 36 minuti in campo. Importanti sono i suoi canestri nel secondo quarto e le assistenze nel terzo, che contribuiscono a portare i Raptors sopra di 18 lunghezze, sull’89-71, dopo tre quarti. Vantaggio accumulato grazie anche alla tripla sulla sirena di Lowry:
I Grizzlies rimontano però nel quarto quarto, grazie a Morant e a un precisissimo Dillon Brooks. A chiudere la pratica tocca quindi a Siakam, che con un paio di canestri importantissimi tiene davanti i suoi, che poi chiudono la partita col contropiede di Lowry su palla rubata di VanVleet.
(31-38) San Antonio Spurs 122-113 New Orleans Pelicans (30-40)
Uno tra i risultati NBA più attesi della notte è sicuramente quello della sfida tra Spurs e Pelicans. Partita importantissima in chiave lotta per l’ottavo posto ad Ovest.
L’inizio per i Pels è molto complicato: Zion Williamson è impreciso al tiro e i suoi errori contribuiscono a far scappare gli Spurs nel punteggio. San Antonio guida la partita e a metà gara è avanti di 17 punti, ipotecando la vittoria.
Nella seconda parte la solfa cambia: mentre gli Spurs perdono White per un problema al ginocchio, i Pelicans iniziano a trovare con discreta costanza la via del canestro, riavvicinandosi pericolosamente. Intanto Rudy Gay regala una schiacciata d’annata:
New Orleans rimane incollata e con la tripla di Ingram e l’and-one di Redick arriva a sole 3 lunghezze di distanza, sul 103-100. Gli Spurs riescono però a riguadagnare un paio di punti, grazie anche a DeRozan, e resistono agli ultimi assalti degli avversari guidati da un Redick mai domo, con 31 punti e 8 triple a segno di cui 2 super nel finale, per tentare di tenere (inutilmente) a galla i suoi.
(32-39) Orlando Magic 119-122 Boston Celtics (47-23) [OT]
Partita molto divertente e avvincente tra Magic e Celtics, decisasi solo all’overtime. Boston ottiene un’ottima vittoria che le permette di mantenere saldamente il terzo posto.
Uomo della serata è sicuramente Gordon Hayward: l’ex Jazz è il go-to-guy della serata. È a 18 punti già a metà partita e segna dei canestri davvero difficili.
La sfida si decide però tutta nei momenti finali. Orlando è sopra di 3 quando Vucevic segna il canestro del +5. In un minuto Boston rimonta: prima la tripla di Tatum, servito ottimamente da Walker. Poi sempre Tatum, con uno splendido canestro, che consegna la parità a 3.8 dal termine:
I Magic hanno un’ultima occasione: i Celtics difendono però bene, recuperano palla e Hayward (31 punti) prova una preghiera da centrocampo che si ferma sulla tabella.
Al supplementare a guidare i biancoverdi c’è ancora il numero 0, che segna e tiene davanti i suoi. Orlando ha un’ultima occasione, sotto di 3, per pareggiare. Il possesso è però giocato malissimo e costringe Vucevic a prendersi una tripla fuori equilibrio e molto difficile, ovviamente fuori bersaglio.
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Vittoria non scontata per i Celtics, contro i padroni di casa (senza pubblico).
Molto bene Hayward, che quando serve, sa far valere il suo talento, con l'agilità e l'eleganza di una pantera bianca..
Solito dilemma sul centro, con Theiss l'attacco gioca meglio, con Williams va meglio la difesa.
Theiss è un manuale vivente dei blocchi (ciechi, di schiena, per far spazio al tiratore o per far penetrare il compagno..) e del pick and roll, ma in difesa subisce troppo Vucevic.
Robert Williams gioca poco ma bene, ma soprattutto contro di lui Vucevic (così a memoria) non segna.
Comunque è meglio avere il dubbio su chi far giocare che essere costretti a una scelta obbligata.
E Kanter fa comunque il suo..
..dimenticavo: impietosa ma significativa "l'immagine di copertina" di Fultz, abilmente passato dai Celtics ai Sixers per Tatum ed una scelta, trasformata poi in Langford.
Non gioca male Fultz, ma non sembra tanto meglio di un Wanamaker..
Non si capisce poi come abbia rinunciato alla fine dell'overtime a prendersi un sacrosanto tiro da 3 che poteva valere il pareggio, per passarla a Vucevic, girato di schiena, che ha avuto giusto il tempo di accorgersene ed era finita..