San Antonio Spurs 112 – 118 Utah Jazz
Per la prima volta negli ultimi 23 anni, gli Spurs non prenderanno parte ai Playoff. Una storia sbagliata, direbbe De André a proposito di questa stagione, con i texani matematicamente fuori dal tabellone non tanto per la sconfitta patita per mano dei Jazz, ma soprattutto per i successi di Suns e Grizzlies, che tagliano di fatto fuori San Antonio dalla corsa al play-in. Tanto per rendere l’idea, la striscia più lunga di postseason consecutive appartiene ora ai Rockets, che tra qualche giorno disputeranno l’ottava Gara-1 consecutiva del Primo Turno.
Sulla partita in sé non c’è poi molto da dire, con i ragazzi di coach Pop che incassano la prima mareggiata Jazz già nel primo quarto, concluso sul punteggio di 24-41. Con il passare dei minuti, poi, gli Spurs sono cresciuti di tono e intensità, ma senza mai creare seri grattacapi a Mitchell e soci. Tra le fila dei Jazz sono ben 8 i giocatori in doppia cifra, mentre per gli Spurs l’ultimo ad arrendersi è l’insospettabile Keldon Johnson, che chiude con 24 punti in mezz’ora di gioco.
Milwaukee Bucks 106 – 119 Memphis Grizzlies
Contro una corazzata ormai priva di motivazioni, i Grizzlies non falliscono il loro match point e si qualificano per il play-in in virtù della vittoria riportata sui Bucks, riaffacciandosi in postseason dopo due stagioni di assenza. Bastava un successo per non dipendere dal risultato degli altri campi e così è stato, con Dillon Brooks e Jonas Valanciunas grandi protagonisti della serata: il primo chiude con 31 punti in 32 minuti trascorsi sul parquet, mentre l’ex Raptors mette a referto una terrificante tripla doppia da 26 punti, 19 rimbalzi e 12 assist – da notare che il precedente massimo in carriera era di 5 passaggi vincenti.
Tripla doppia anche per Ja Morant, autore di 12 punti, 13 rimbalzi e 10 assist, sufficienti per affossare le – scarse – ambizioni dei Bucks, privi per l’occasione di Giannis Antetokounmpo. A fare la differenza tra le due squadre sono stati i due quarti centrali, nel corso dei quali i Grizzlies sono riusciti a staccare i diretti avversari di 18 lunghezze, margine poi solo parzialmente ricucito da Middleton e compagni.
Portland Trail Blazers 134 – 133 Brooklyn Nets
Ci è voluta molta più fatica del previsto, ma alla fine Damian Lillard e soci riescono a blindare l’ottavo posto a Ovest, utile ad assicurarsi la partecipazione ai play-in nella miglior posizione possibile. Con i Nets che, caricati a dovere dal social media manager dei Suns, hanno dato tutto quello che avevano per essere una squadra con la testa ormai ai Playoff, è servito un Lillard in grande spolvero, autore di 42 punti e 12 assist, per avere la meglio sulla squadra che sarà di Irving e Durant. In attesa del ritorno sul parquet dei due big, a opporre resistenza nel modo più convincente possibile ci hanno pensato Caris LeVert, che mette su 37 punti, 9 assist e 6 rimbalzi, e la coppia Timothe Luwawu-Cabarrot – Joe Harris, autori di 19 punti a testa.
Con il punteggio ancora decisamente in bilico, una manciata di secondi da giocare e una tripla appena fallita da Carmelo Anthony che rischiava di costare carissima ai Blazers, LeVert ha avuto l’opportunità di regalare un sogno ai Suns, ma il suo jumper allo scadere non ha trovato la via della retina. Com’è facile intuire, la giocata decisiva del match porta la firma di Lillard, ma per una volta non si tratta di un canestro allo scadere o roba del genere. A un minuto e dodici secondi dalla sirena, infatti, l’idolo di Portland è riuscito a soffiare il pallone allo stesso LeVert, portando alla causa dei Blazers due punti rivelatisi ben presto fondamentali. Testa ora al play-in, nel corso del quale la truppa di coach Stotts affronterà i ragazzi terribili di Memphis.