8. John Havlicek, 1973 Eastern Conference Semifinals vs. Atlanta Hawks – 54 punti
Immaginate di segnare 34 punti in una partita di Playoff e non essere il giocatore decisivo per la vostra squadra. Ecco, è proprio quello che è successo a JoJo White il 1° aprile del 1973 in gara-1 delle semifinali della Eastern Conference tra Celtics e Hawks. Infatti John Havlicek, compagno di White, decise di deliziare i quasi 12.000 tifosi presenti al Boston Garden andando a segnare 54 punti. Hondo giocò tutti e 48 i minuti ma non sembrò subire la fatica: oltre ai 54 punti (16 dei quali arrivati di fila all’inizio del match) sul box score si trovarono anche 9 rimbalzi e 6 assist.
A nulla servirono gli sforzi di Maravich e Hudson, che non riuscirono a contrastare la serata di grazia di Havlicek. I fan dei Celtics, insieme ai media dell’epoca, accolsero con gioia una tale performance; per gli Hakws invece fu un Pesce d’Aprile poco gradito.
PER CONOSCERE LA SUA STORIA: L’NBA dei nostri nonni: John Havlicek, “Hondo”
“Un non tiratore” dicevano…; credits to: pinterest.com via Google
7. Rick Barry, 1967 NBA Finals vs. Philadelphia 76ers – 55 punti
“Non ero proprio al top.”
Queste furono le parole di Rick Barry dopo gara 3 delle Finals 1967 contro i 76ers. Parole che non molti si aspettavano di sentire, visto che arrivarono dopo una prestazione da 55 punti. Motivo dell’autocritica fu la percentuale al tiro: i 22 tiri segnati (all’epoca record NBA per i Playoff) arrivarono su un totale di 48 tentati. Non esattamente una prestazione da cecchino. Anche dalla linea dei liberi le percentuali non furono stellari, 11-19 per Barry e la sua celebre tecnica di tiro underhanded. Ciò nonostante i 55 punti servirono alla causa dei San Francisco Warriors che vinsero la gara 130-124, grazie anche a una tenace difesa. Per i 76ers Wilt Chamberlain piazzò una ordinaria doppia doppia da 26 punti e 26 rimbalzi.
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