Donovan Mitchell ha avuto una prestazione eccezionale durante gara 1 contro i Denver Nuggets, ma nonostante ciò, è ancora scontento per qualche aspetto del suo gioco. Intervistato ai microfoni di ESPN infatti, il giocatore ha dichiarato di non aver pensato solo ai 57 punti messi a segno, ma soprattutto all’infrazione di 8 secondi commessa nell’ultimo quarto.
“Sono errori che non posso permettermi, da leader e da playmaker. Non posso sbagliare in questo modo”
Mitchell ha iniziato a portare palla lentamente, mentre mancavano 1 minuto e 54 secondi alla fine della partita. I Jazz in vantaggio di 4 punti avevano appena preso possesso dopo la stoppata di Rudy Gobert su Nikola Jokic.
Jokic ha però fatto sfilare la palla dalle mani di Gobert, causando la perdita di 2 secondi dal cronometro di gioco dei Jazz, lasciando perciò solo 6 secondi a Mitchell per portare la palla nella metà campo avversaria. Particolare di cui il playmaker non si è accorto, e infatti poco prima che la palla attraversasse il campo, l’arbitro ha fischiato il fallo piuttosto raro.
Ovviamente la sconfitta dei Jazz non può riferirsi solo a questo episodio, i Nuggets infatti sono stati spinti soprattutto dalla prestazione di Jamal Murray che ha messo a segno 36 punti totali e 9 assist.
Mitchell ha invece registrato la terza prestazione ai Playoff più alta di sempre per punti, dopo Elgin Baylor e Michael Jordan, che fece 63 punti ai Celtics nel 1986.
“Abbiamo messo in pratica parecchie giocate, e lo abbiamo fatto nel modo giusto. C’è ancora molto da migliorare, ma la prestazione di stasera è un buon punto di partenza. Il nostro sforzo come squadra, ha evidenziato il lavoro fatto soprattutto nella bolla”
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