Playoff NBA

Playoff NBA, passeggia Toronto, Jazz e Boston prendono vantaggio mentre Leonard è impossibile da fermare

Brooklyn Nets 98-114 Toronto Raptors (Serie sul 3-0 per Toronto)

La prima partita del turno si apre con un altro confronto tra la truppa di Nick Nurse e i Nets, che ancora una volta soffrono un gioco ben organizzato e funzionale come quello dei Raptors. La squadra di Toronto parte forte nel primo quarto con una tripla del solito Fred VanFleet, particolarmente ispirato anche in questa partita, 22 punti, 5 rimbalzi e 5 assist per lui al termine dei giochi. I Raptors comunque hanno sempre il pallino del gioco e non soffrono mai, portandosi subito in vantaggio, e mantenendo per quasi tutta la partita un vantaggio in doppia cifra. I Nets dal canto loro provano a rimanere in partita, guidati da Tyler Johnson con 23 punti e Caris LeVert con 15 punti e 6 assist, ma non bastano per fermare una squadra troppo in forma come quella di Kyle Lowry e compagni.

Come al solito nella squadra canadese, a risaltare è la forza del gruppo, con addirittura 6 giocatori in doppia cifra, e anche la panchina riesce a performare. Importante il contributo portato in campo da Terence Davis con 9 punti e Norman Powell con 11 e 4 rimbalzi. Nel secondo quarto le giocate più belle di una partita già indirizzata verso il 3-0 Raptors, record mai raggiunto in un primo turno da parte dei canadesi ai playoff. Prima Kyle Lowry ruba una palla a centrocampo e serve in alley oop Siakam, poi VanFleet allo scadere del tempo, mette a segno un canestro da oltre metà campo.

Il resto della partita è pura amministrazione, i ragazzi di Nurse giocano come sanno e chiudono la partita sul 114-98, chiudendo di fatto anche la pratica Nets, che non sembra poter impensierire in alcun modo i Raptors. Da segnalare le prestazioni di Pascal Siakam, migliore realizzatore in campo con 26 punti, e l’ottima prestazione di Serge Ibaka, con 20 punti, 2 assist e 13 rimbalzi.

Utah Jazz 124-87 Denver Nuggets (Serie sul 2-1 per Utah)

Nel terzo episodio di questa serie, Utah domina in campo contro dei Nuggets irriconoscibili, e si porta in vantaggio. Risulta fondamentale per i Jazz, il rientro di Mike Conley, ispiratissimo, che porta 27 punti ai suoi, e uno strabiliante 7/8 da tre punti, dimostrandosi un vero cecchino. Il primo quarto delinea già il corso della partita, terminando con una doppia cifra di vantaggio a favore dei ragazzi di Quin Snyder, e soprattutto dimostrando come Rudy Gobert domini sul pitturato su un Nikola Jokic fuori fase. Il due volte “Difensore dell’Anno” lascia le briciole al suo diretto rivale, raccogliendo 14 rimbalzi e mettendo a segno ben 24 punti. Alla fine del primo tempo sembra già notte fonda per i Denver Nuggets, che durante il secondo quarto vanno sotto addirittura di 25 punti. Coach Snyder prende tutte le misure necessarie, e muove i suoi come pedine negli scacchi, dando spazio anche a giocatori dalla panchina come Georges Niang che mette a segno 16 punti.

I Nuggets risultano perciò insufficienti in blocco, non riuscendo a portare alcun tipo di minaccia, a un attacco degli Jazz che funziona alla grande, e gira a memoria, coinvolgendo tutti i suoi interpreti. La grande prestazione di Mitchell in gara 1 è qui sostituita da una prova corale, in cui lo stesso Mitchell raggiunge senza faticare i 20 punti. Il vincitore dello Slam Dunk Contest può permettersi anche di schiacciare in solitaria dopo aver intercettato un passaggio di Jokic, togliendo ogni dubbio sulla partita.

Per il restante tempo di partita, i Jazz amministrano e non lasciano mai il pallino del gioco agli avversari, chiudendo di fatto la partita con un ridondante 124-87 che li mette in serio vantaggio sui Nuggets per il passaggio del primo turnoo.

Philadelphia 76ers 94-102 Boston Celtics (Serie sul 3-0 per Boston)

Alla franchigia di Philadelphia non basta la prestazione eccellente del suo primo cavaliere, Joel Embiid, per vincere contro una Boston troppo in forma e difficilissima da battere. Il giocatore Camerunense, termina la partita con 30 punti e 13 rimbalzi al tabellino, ma non bastano ai Sixers che devono piegarsi ai colpi di Kemba Walker, autore di 24 punti e della giocata decisiva proprio su un ex di giornata, Al Horford. La partita è in realtà piuttosto equilibrata per tutta la sua durata. Nel primo quarto si mette in mostra soprattutto Jayson Tatum, e non per i migliori motivi. L’ala piccola dei Celtics infatti causa tre falli nel primo quarto, figlio di un nervosismo che lo accompagnerà per tutta la gara, non molto brillante per lui dati i soli 6/19 dal campo. Dall’altra parte è Embiid a dominare, andando a segno anche con una tripla e diversi tiri in sospensione. Non male anche la prestazione di Tobias Harris, con 15 punti e 15 rimbalzi, Josh Richardson e Shake Milton con 17 punti ciascuno.

Il secondo quarto si chiude con una delle giocate più belle della partita, con Marcus Smart che ottiene palla intercettando un passaggio avversario, cavalcata verso il canestro avversario, passaggio dietro la schiena per Jaylen Brown che può schiacciare, liberatosi dalla marcatura.

Embiid non ci sta e guida la carica dei suoi, con l’ultimo quarto che si apre quasi sulla parità tra le due squadre. Il centro di Phila è determinato e non intende subire uno sweep, ma gli avversari presentano un gruppo troppo forte da fermare per un singolo. I Sixers sono addirittura in vantaggio per 94-92 quando Smart ruba un’altra palla agli avversari e serve ancora una volta Brown che mette a segno un layup e regala il pari ai suoi. La squadra di Philadelphia sembra accusare il colpo psicologico, Embiid si intestardisce e perde una palla dal cui contropiede nasce un sottomano di Tatum con fallo annesso che porta Boston sul +2. La parola fine sull’incontro è quella di Kemba Walker. Serie di finte, stepback decisivo che manda Al Horford fuori giri, e tiro in sospensione per il +4 dei Celtics. Boston non rischia più e chiude la partita, andando sul 3-0 nel primo turno.

Dallas Mavericks 122-130 Los Angeles Clippers (Serie sul 2-1 per Los Angeles)

Scottati dalla sconfitta in gara 2, i Clippers di Doc Rivers inseriscono la quinta e giocano una partita straordinaria, portando la serie sul 2-1 a loro favore. La partita, equilibrata come ci si aspetta da due compagini del genere, è del tutto equilibrata, con il primo quarto che finisce in perfetta parità sul 23-23. A mettersi in mostra nelle prime fasi della partita sono le due stelle Luka Doncic e Kawhi Leonard, mentre gli screzi tra le due compagini sembrano non essere del tutto superati, con lo stesso Doncic che va a muso duro con Harrell, autore tra l’altro di un’ottima partita in uscita dalla panchina.

Nel secondo quarto salgono in cattedra i Clippers segnando un record per la franchigia: sono 45 i punti messi a segno dai losangelini in soli 12 minuti, che ipotecano la partita con un parziale di 17-6 abbastanza netto. I Mavericks non si arrendono, guidati per questa partita da Porzingis, autore di 34 punti e 13 rimbalzi, e dal solito Doncic, autore della solita, tripla doppia da 13 punti, 10 assist e 10 rimbalzi.

La franchigia di Los Angeles ha nelle sue corde una precisione fenomenale, chiudendo la partita con più del 52% dal campo, e addirittura più del 41% dietro l’arco, cancellando le ultime prestazioni non proprio all’altezza dei nomi in rosa. L’unica nota negativa è un’altra prestazione non proprio brillante di Paul George, che mette a segno 11 punti con solo 3/16 dal campo. Fortunatamente per lui, ha un compagno che porta un nome e cognome ben conosciuti, Kawhi Leonard. The Klaw è monumentale in gara 3, mettendo a segno 36 punti con 9 rimbalzi e 8 assist, ma è la sua efficienza a fare paura. 9 liberi su 10 a segno e 13 su 24 dal campo, la stella dei Clippers è chirurgica e anche un muro difensivo allo stesso tempo, permettendosi giocate del genere.

La partita è più in discussione, e nonostante i Mavericks giochino bene, avvicinandosi a meno 8 dagli avversari, non possono contrastare dei Clippers troppo in palla. Protagonisti della partita anche le seconde linee di entrambe le squadre. Importante contributo alla causa viene dato da Landry Shamet, Ivica Zubac e Marcus Morris che ne mettono rispettivamente 18, 15 e 14. Mentre per i Mavericks è perfetto da tre punti, Seth Curry, con un 4/4 e 22 punti, affiancato da Tim Hardaway Jr, anch’egli in serata da 22 punti. Vantaggio Los Angeles, e serie ancora apertissima.

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Gabriele Russo

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