Dopo la sconfitta di ieri sera per 124-115 contro i Miami Heat in Gara 3, l’allenatore degli Indiana Pacers, Nate McMillan, ha contestato la significativa disparità nel numero dei tiri liberi concessi durante il match tra le due squadre. Miami è andata per ben 52 volte alla linea della carità contro contro i soli 28 tentativi ai liberi da parte di Indiana. Queste le parole nel post-partita, rilasciate da McMillan:
“Non posso spiegare una cosa di questo tipo. Voglio dire, 52 tiri liberi fischiati sono ridicoli. Ne avevano 24 a fine primo tempo, Butler ha tirato 20 volte da lì… questi sono i Playoff, e ho pensato che alcune di quelle chiamate fossero strane… non riesco a spiegarlo a parole.”
Anche Malcolm Brogdon ha sposato la reazione rabbiosa del suo coach, dichiarando quanto segue:
“Sì, c’è sicuramente stata una discrepanza sul numero di tiri liberi che hanno concesso a noi rispetto a loro. Non so se sia un mix tra arbitri, tra il fatto di non essere stati abbastanza aggressivi in attacco o altro. Ma questo trend deve assolutamente cambiare se vogliamo vincere.”
I Pacers con questa sconfitta, sono ad un passo dall’eliminazione e dal tanto odiato sweep. Gli Heat, infatti, conducono la serie per 3-0, per ora senza aver davvero sofferto gli avversari che nel frattempo hanno riaccolto nella bolla Sabonis. La verità, però, è che non ci sarà tempo per recuperarlo fisicamente e dal punto di vista del gioco: non tocca un pallone da 6 settimane. Ad Indiana servirà davvero un miracolo.
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E ha ragione: nell'ultimo mese la NBA è inguardabile.
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