C’è ancora da fare chiarezza per quanto riguarda il possibile boicottaggio di Gara 1 tra Toronto e Boston nella serie di Playoff che comincerà ufficialmente domani sera. Dopo gli ultimi fatti raccolti dai principali media statunitensi, stanno cominciando ad uscire anche le prime parole dei protagonisti. Uno su tutti Pascal Siakam, nuova stella dei canadesi, il quale ha dichiarato quanto segue ai microfoni di ESPN:
“Siamo venuti qui per un motivo, per utilizzare la bolla con l’intento di comunicare i nostri messaggi di giustizia sociale e, si spera, portare consapevolezza e cambiamento. Ma sembra che non stia succedendo nulla di tutto questo. Non stiamo facendo nulla di produttivo … e fa male.”
Poi, il giornalista gli chiede cosa spera di ottenere da una eventuale azione forte come il boicottare una partita dei Playoff NBA:
“Non lo so. Ad essere sincero non lo so davvero. Ci sono molte cose che abbiamo fatto qui dentro, ma sembra che non stia cambiando nulla.”
Le sue parole fanno seguito a quelle rilasciate ieri da Fred VanVleet il quale ero stato decisamente più polemico:
“A cosa siamo disposti a rinunciare? Ce ne frega davvero di quello che sta succedendo? O siamo solo disposti a mostrare la scritta di “Black Lives Matter” sul parquet o su una maglietta? Cosa stiamo facendo veramente? Sarebbe davvero bello se, in un mondo perfetto, dicessimo tutti: ‘Non giochiamo’ e se il proprietario dei Milwaukee Bucks (la franchigia NBA più vicina al luogo dell’accaduto di Jacob, ndr) si adoperasse per fare pressione sull’ufficio del procuratore distrettuale, sugli avvocati dello stato, sui governatori e sui politici per compiere un vero cambiamento e ottenere un po ‘di giustizia.”
Leggi anche:
NBA, i giocatori di Boston e Toronto si incontrano: vogliono boicottare Gara 1
NBA, Giannis Antetokounmpo commenta la vittoria del DPOY
Playoff NBA, i Nuggets si aggrappano a Murray, Dallas dominata da George e Leonard