Nella notte Paul George è tornato a fare il suo dovere. Nella larga vittoria dei Los Angeles Clippers in Gara 5 contro i Dallas Mavericks con il risultato di 154-111, la guardia ha chiuso con 35 punti a referto ed un ottimo 12/18 dal campo. Nel post-partita, George ha quindi ammesso le difficoltà recenti, causate a suo dire da una precaria condizione mentale durante la sua permanenza all’interno della bolla di Orlando:
“Qualunque cosa fosse, la bolla ha avuto la meglio su di me. Ultimamente mi sono sentito in un posto oscuro. Non ero davvero qui. Me ne sono reso conto. Nelle ultime 2 partite ho vissuto momenti particolarmente difficili. Poi son tornato ad ascoltare le persone attorno a me, un semplice saluto dai miei compagni, la positività che è tornata. I miei compagni di squadra, la mia famiglia, gli amici, tutti – grazie a tutti quelli che mi hanno contattato. Mentalmente ero solo in un brutto posto e ora credo di aver trovato la mia strada. Sono tornato e non vedo l’ora di andare avanti.”
Poi, PG ha spiegato le sue sensazioni ancor più nel dettaglio:
“Ho sottovalutato la salute mentale. Avevo ansia. Ho avuto la depressione. … Gara 2, 3, 4, mi sentivo come se non fossi lì.”
Durante le prime quattro partite della serie, George ha tirato con un pessimo 29% dal parquet e il 22.2% da tre, viaggiando con una modesta media di 15.3 punti a partita.
Si tratta di un giorno nuovo per la stella dei Clippers e voltarsi indietro, adesso, è inutile.
Leggi Anche
NBA, Jamal Murray e i 33 punti nel secondo tempo
Playoff NBA, i Nuggets si aggrappano a Murray, Dallas dominata da George e Leonard
NBA, Kristaps Porzingis non ce la fa: salta Gara 5 contro i Clippers