La decisione di boicottare Gara 5, nella serata di ieri, è stata presa in assoluta autonomia dai Milwaukee Bucks. Nessun preavviso è stato dato alle altre squadre per intraprendere un’azione corale, così come nessun messaggio è stato rivolto alla NBA che ha dovuto correre ai ripari, sospendendo le altre due partite in programma ieri sera. Ebbene, l’azione ‘estemporanea’ dei Bucks, in realtà è stata discussa anche durante la riunione straordinaria indetta dai giocatori nella nottata di ieri. I colleghi della compagine del Wisconsin hanno chiesto il perché del mancato avviso e Kyle Korver ha quindi preso la parola rinnovando le scuse della squadra per il modo in cui hanno scelto di non giocare.
Una volta terminato il discorso, ha quindi preso la parola Jaylen Brown, asso dei Boston Celtics, il quale ha essenzialmente affermato che i Bucks non avevano bisogno di spiegarsi, sostenendo pienamente ciò che la squadra ha scelto di fare. La riunione è quindi terminata verso le 5 di mattina italiane con un nulla di fatto, o meglio, con la volontà di Lakers e Clippers di fermare l’intera stagione, mentre tutte le altre squadre hanno votato per portarla a termine.
La realtà dei fatti è che i giocatori si incontreranno nuovamente nella giornata di oggi per delineare i prossimi passi. Anche la lega ha indetto un meeting con i proprietari NBA per capire come muoversi anche in vista della prossima – a questo punto problematica – stagione.
Leggi Anche
NBA: Damian Lillard lascia la bolla di Orlando
Boicottaggio NBA, oggi riunione del Board of governors
Lakers e Clippers vogliono fermare la NBA