Stando agli ultimi aggiornamenti, i giocatori hanno avuto modo di parlare con i proprietari delle franchigie NBA per spingerli a portare dei cambiamenti evidenti per combattere il razzismo sistemico diffuso in tutti gli Stati Uniti.
Secondo quanto riferito da Taylor Rook, di Bleacher Report, i giocatori hanno svolto una riunione in chiamata, grazie alla quale sono rimasti molto soddisfatti, ottimisti che qualcosa di nuovo possa succedere:
“Tutti hanno detto di essere ottimisti. Hanno ritenuto che la chiamata sia stata produttiva, che credo sia il massimo che si possa chiedere: persone che ti ascoltano e che capiscono. C‘è una sensazione travolgente che sicuramente i proprietari hanno percepito. Qui i giocatori sostengono davvero la causa in cui credono”.
Inoltre, secondo quanto riferito, l’ultima voce nella chiamata è stata quella di LeBron James, il quale ha ribadito che tutto il lavoro fatto fin’ora non deve andare perso e, anzi, deve continuare.
Shams Charania, che ha partecipato alla riunione, con un Tweet ha fatto un riassunto su quanto si è detto.
La decisione dei Milwaukee Bucks di boicottare Gara 5 contro gli Orlando Magic, alla fine ha portato a posticipare il resto della notte e anche quella del giorno dopo.
Sono stati momenti traballanti per l’NBA, che da un momento all’altro rischiava di essere interrotta nuovamente. Questa volta però non sarebbe stato per mano del virus, ma grazie ai giocatori stessi, che hanno messo il tema della giustizia sociale di fronte a qualsiasi altra cosa.