Primo Piano

NBA Playoff Preview: Milwaukee Bucks vs Miami Heat

Tutto secondo i piani, o quasi, per i Bucks di Budenholzer, che si affacciano a queste semifinali di Conference dopo aver avuto la meglio sui molto meno quotati padroni di casa dei Magic. Eppure l’aria di Disneyland aveva inizialmente tirato un brutto scherzo alla prima della classe dell’est, colta decisamente di sorpresa nel primo incontro della serie. Nella consueta presentazione del primo turno tra Bucks e Magic avevamo già avuto modo di evidenziare le difficoltà più o meno evidenti mostrate da Giannis e compagni a partire dall’arrivo nella bolla, sottolineando però come riuscire a sfruttarle potesse essere un compito al di là delle potenzialità della squadra di coach Clifford, che comunque la vittoria della bandiera è riuscita in un modo o nell’altro a portarsela a casa, macchiando inesorabilmente il nostro pronostico. Tuttavia, stasera la musica rischia di essere po’ diversa, perché dall’altra parte della barricata c’è una squadra con tutte le carte in regola per creare più di un grattacapo ai Bucks.

Se i Bucks hanno sofferto più del previsto, rimanendo quasi sempre in controllo della situazione pur avendo a che fare con dei Magic duri a morire nonostante le tante defezioni, lo stesso non può dirsi degli Heat, reduci dal comodo sweep servito ai danni dei malcapitati Pacers. L’ultima partita della serie risale allo scorso lunedì, con i ragazzi di Spoelstra che hanno avuto una settimana a disposizione per preparare il matchup con i Bucks. Staremo a vedere se e quanto il fattore riposo, fisico e mentale, inciderà sulle prestazioni individuali e di squadra, ma quel che è certo è che Jimmy Butler e compagni sono in cerca della consacrazione ad est e non si limiteranno a una semplice comparsata come nel caso dei cugini della Florida.

Precedenti stagionali

Anche perché, buttando un occhio al recente passato, la situazione sembra sorridere alla squadra di coach Spoelstra, reduce da due vittorie su tre in regular season. Il primo incontro tra le due squadre risale allo scorso ottobre, quando entrambe le formazioni si apprestavano a disputare il loro secondo match stagionale. Una vita fa insomma, ma ad ogni modo crediamo che i frequentatori abituali Fiserv Forum ricordino ancora la gara con un filo di rammarico, anche perché c’è da dire che ultimamente, emergenza sanitaria permettendo, le sconfitte non erano poi così frequenti da quelle parti. Pur privi di Butler, gli Heat sono riusciti a colmare il gap di ben 21 lunghezze che li separava dai padroni di casa, a pareggiare la gara e poi a ribaltarla all’overtime grazie a un Goran Dragic da 25 punti, 8 assist e 6 rimbalzi e ai 19 punti, 13 rimbalzi e 8 assist di Bam Adebayo. Nel 131-126 finale a nulla sono valsi dunque gli sforzi di Antetokounmpo, protagonista della miglior prestazione individuale della mini-serie di regular season con 29 punti, 19 rimbalzi, 9 assist, 3 palle recuperate e 2 stoppate.

Altro incontro, altra vittoria per Miami, stavolta con un più che discreto margine di vantaggio. Solo 13 punti per Giannis nel 105-89 complessivo dello scorso 3 marzo nella cornice dell’AmericanAirlines Arena, con Milwaukee tenuta senza troppi problemi sul 40,7% dal campo e un attacco degli Heat che ha funzionato alla perfezione per scardinare i meccanismi difensivi dei ragazzi di Budenholzer.

L’ultimo scontro tra le due contendenti risale invece allo scorso 6 agosto, quando i Bucks si sono ritrovati sotto di 23 punti nel corso del primo tempo. Uno svantaggio apparentemente quasi impossibile da appianare, eppure, con la complicità dell’assenza di Butler, Milwaukee è riuscita a risalire la china e ad imporsi sfruttando un secondo tempo ad alta intensità, nel corso del quale la truppa di Budenholzer è stata in grado di recuperare terreno possesso dopo possesso, fino ad arrivare a vincere con un significativo 130-116 ottenuto in volata.

Chiavi tattiche

Se il repentino cambio di marcia dei Bucks nell’ultimo precedente stagionale sarà stato senz’altro uno dei temi sulla scrivania di coach Spoelstra, come avvenuto anche per la preview della serie tra Bucks e Magic, nell’analizzare i principali spunti tattici di questa semifinale non possiamo non iniziare dalla domanda delle domande in casa Heat: come si ferma Giannis Antetokounmpo? Rispondere è compito piuttosto arduo, trattandosi di uno dei candidati più credibili all’MVP della stagione, tuttavia c’è da dire che gran parte delle altre 28 squadre della lega, chiamata a fronteggiare un colosso del genere, si troverebbe in una posizione di gran lunga meno invidiabile rispetto a quella degli Heat.

Con Antetokounmpo in circolazione, il rischio di farsi annichilire da un treno in corsa è sempre dietro l’angolo.

Già, perché, dando una rapida ripassata al roster, notiamo come Miami possa contare sulla versatilità di Bam Adebayo, in grado di tenere testa al greco sul piano fisico e dotato di una discreta rapidità di piedi per muoversi in modo efficace anche lontano dal ferro, che fino a qualche anno fa era l’unica opzione contemplabile, pur con le dovute eccezioni, per chi di professione fa il lungo. Nostalgia a parte, come già anticipato non sono poi molte le squadre in grado di costringere The Greek Freak a macchiarsi di 6 palle perse o di un rivedibile 6-18 dal campo, circostanze già verificatesi in regular season. Bisognerà tenere sotto controllo le fiammate del 34, in grado di accendere i Bucks con un paio di giocate in campo aperto e di ribaltare l’inerzia del match da un momento all’altro, ma quantomeno sulla carta Giannis dovrebbe trovare pane per i suoi denti.

Sogni relativamente tranquilli in casa Heat anche per la situazione legata agli esterni, con Khris Middleton che dovrà vedersela con un cagnaccio come Jimmy Butler. L’ex Sixers ha dato forfait in due dei tre precedenti stagionali con i Bucks, ma è pur sempre il leader tecnico ed emotivo di questi Heat, nonché il giocatore con alle spalle il bagaglio più voluminoso in termini di esperienza quando la palla si fa rovente. Oltre a caricarsi la squadra sulle spalle nella metà campo avversaria, Butler sarà chiamato a tenere d’occhio il numero 22 dei Bucks: se la marcatura su Giannis dovesse dare i propri frutti, sarà fondamentale mettere a tacere anche la seconda bocca da fuoco di Milwaukee per poter avere la meglio contro, numeri alla mano, la miglior squadra dell’est. Con Adebayo in marcatura su Giannis e Butler alle prese con Middleton, con tutta probabilità toccherà a Jae Crowder vedersela con Brook Lopez. Il gemello potrebbe metterla sul piano fisico e sfruttare un mismatch favorevole sotto canestro, ma è un rischio che Miami è costretta a correre per tentare di tenere a bada gli uomini più pericolosi della banda di Budenholzer.

Passando all’altra metà campo, quella dei Bucks, c’è da dire che l’arsenale piuttosto variegato di cui Erik Spoelstra ha la fortuna di disporre ha già dimostrato di poter mettere in difficoltà gli equilibri difensivi di Milwaukee. Tanto per fare un esempio, se Dragic dovesse confermare l’eccellente stato di forma mostrato contro i Pacers, Miami potrebbe a quel punto le carte in regola per far saltare il banco, vista e considerata anche l’imprevedibilità di Eric Bledsoe, con i Bucks da sempre costretti a fare i conti con le sue lune piuttosto mutevoli, soprattutto in fase difensiva.

Un Eric Bledsoe leggermente smarrito, Herro ringrazia sentitamente.

Molte delle speranze degli Heat di raggiungere le Finali di Conference passano dal tiro dalla lunga distanza. Abbiamo già avuto modo di analizzare nella scorsa preview le difficoltà di Milwaukee nel difendere dal perimetro e, anche in questo caso, Miami ha le potenzialità per sfruttare i punti deboli e mettere in seria crisi l’organizzazione difensiva dei Bucks. Tanto per fare due nomi, Tyler Herro e Duncan Robinson saranno due dei maggiori indiziati quando si tratterà di cercare di punire dall’arco la difesa che concede più triple della lega, musica per le orecchie dei tiratori degli Heat, che nel corso della stagione hanno realizzato 18,3 tiri da tre, convertiti con il 43,3%, nei precedenti stagionali contro i Bucks.

Come già anticipato, molto dipenderà anche dallo stato psicofisico delle due squadre. Se da un lato la settimana di riposo concessa agli Heat comporta un maggior approfondimento tattico sull’avversario – e, nonostante la serie con i Magic non fosse ancora chiusa, dubbi su chi Miami dovesse affrontare in semifinale di certo non ce n’erano -, dall’altro gli eventi degli ultimi giorni potrebbero aver scombussolato i piani dello staff tecnico di Miami, tra allenamenti saltati e giocatori con la testa ragionevolmente altrove. Ciononostante, dallo spogliatoio degli Heat filtrano voci di una squadra ulteriormente compattatasi nel corso della battaglia sociale condotta dai giocatori NBA. Generalmente non avremmo incluso questa postilla in un paragrafo dedicato esclusivamente all’aspetto tattico, ma in una situazione che resta ancora piuttosto delicata bisognerà fare i conti anche con l’equilibrio fisico e mentale dei protagonisti sul parquet.

Players to watch

Partendo da chi, sulla carta, avrebbe dalla sua il fattore campo, decidiamo di puntare ancora una volta i riflettori su Khris Middleton. Buona parte della serie dipenderà dall’esito dello scontro tra il 22 di Milwaukee e colui che nelle prossime nottate avrà il compito di mettergli la museruola, Jimmy Butler. Se Middleton sarà in grado di uscire indenne dall’accoppiamento con uno dei migliori difensori della lega, che anche nella metà campo avversaria è in grado di dire tranquillamente la sua, con tutta probabilità gli equilibri della serie si sposteranno inevitabilmente dalla parte dei Bucks, a prescindere da eventuali miracoli di Bam Adebayo in marcatura su Antetokounmpo.

Dall’altra parte, senza sottovalutare l’impatto dei vari enfants terribles Nunn, Herro e Robinson, è difficile non individuare in Butler la chiave di volta della serie in casa Heat. Non sarà certo un caso che, nell’unico precedente stagionale in cui è sceso in campo, i Bucks sono letteralmente crollati sotto i colpi di Miami. Jimmy è ufficialmente entrato in modalità Playoff e, dopo le recenti delusioni di Minnesota e Philadelphia, ha tutta l’intenzione di dimostrare alla lega che è ancora in grado di decidere le sorti di una franchigia, anche dinanzi a un avversario di spessore. Difficile dire se sarà in grado di riuscirci o meno ma, nel bene e nel male, l’intensità del suo gioco sarà senza dubbio quella delle grandi occasioni.

A proposito di difficoltà a difendere sul perimetro, altra azioncina niente male del resto della truppa Heat: purtroppo per i Bucks, Miami non è solo Jimmy Butler.

Pronostico

Pur con tutte le lacune del caso, resta obiettivamente complicato scommettere contro chiunque abbia in squadra un giocatore del calibro di Giannis Antetokounmpo. Milwaukee ha il giusto mix di talento, esperienza e profondità per puntare ad arrivare fino in fondo, ma tra qualche ora si troverà di fronte ad una delle squadre più attrezzate per contrastare i punti di forza dei Bucks. Ci attende una serie molto combattuta e senza esclusione di colpi, una serie in cui chiunque riuscirà a spuntarla si presenterà in Finale di Conference allo stremo delle forze. È probabile infatti che servano tutte le sette partite a disposizione per decretare chi tra Bucks e Heat riuscirà a staccare il pass per lo step successivo. Dovendo sbilanciarci, puntiamo il nostro centesimo sui ragazzi di Mike Budenholzer, con la consapevolezza che, qualora dovesse essere Miami a spuntarla, potremo consolarci con il più classico dei “noi vi avevamo avvisato…”.

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Pubblicato da
Federico Ameli

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