Boston Celtics 112 – 94 Toronto Raptors
La truppa di coach Stevens si conferma un cliente scomodissimo per i campioni in carica, costretti a concedere Gara-1 delle semifinali di Conference dopo aver sventolato bandiera bianca già in tre occasioni nel corso della regular season. Gara che si mette subito in salita per i Raptors, che incassano 16 punti di scarto nel solo primo quarto – concluso sul 39-23 – che costeranno molto cari a Lowry e soci nell’economia del match. Nel secondo quarto i ragazzi di coach Nurse provano a rimettersi in carreggiata, ma continuano a pagare un attacco poco ispirato e soprattutto una difesa che nel giro di pochi secondi incassa una schiacchiata in contropiede di Jayson Tatum – alla fine saranno 21 i punti per lui, gli stessi realizzati da Marcus Smart – e la tripla a fil di sirena firmata Kemba Walker (59-42), vanificando gli sforzi fatti per rimettere in piedi il match.
Nel secondo tempo la musica non cambia e Boston riesce a portarsi a casa senza troppa fatica il primo incontro della serie, grazie anche a una maggiore precisione dalla lunga distanza: alla fine saranno 51 i punti realizzati dai Celtics dall’arco, a differenza dei 30 siglati dai Raptors. Menzione d’onore per Kyle Lowry, che chiude con 17 punti, 8 assist e 6 rimbalzi, mentre steccano sia VanVleet che Siakam, autori rispettivamente di 11 e 13 punti.
Los Angeles Clippers 111-97 Dallas Mavericks
Non è bastato un Doncic da 38 punti, 9 assist e altrettanti rimbalzi in 41 minuti ai Mavs per evitare l’eliminazione al primo turno per mano dei Clippers in una Gara-6 che sancisce ufficialmente il passaggio della squadra di Doc Rivers alle semifinali di Conference. Con Porzingis fermo ai box, è toccato alla giovane stella di Dallas tenere in piedi le speranze dei suoi di arrivare a Gara-7, ma neppure il talento dello sloveno ha potuto molto contro l’organizzazione e il tasso tecnico di una contender come i Clippers. Partita tutto sommato equilibrata, specie nei primi minuti di gioco, nel corso dei quali, con i losangelini avanti di due lunghezze sui texani, Morris rifila l’ennesimo colpo proibito al malcapitato Doncic, guadagnandosi l’accesso esclusivo alle docce di Disneyland.
Pur senza uno dei migliori difensori a roster, i Clippers riescono comunque ad alzare le barricate nel corso del secondo quarto, limitando Dallas a 17 punti e realizzandone 28. Al ritorno in campo dopo l’intervallo lungo, i ragazzi di coach Carlisle iniziano a patire la carenza di valide alternative nella metà campo avversaria e trovano la via del canestro solo in due occasioni nei primi sei minuti del secondo quarto, entrambe ovviamente firmate Doncic, il che contribuisce inevitabilmente al parziale da 20-3 fatto registrato da Leonard e soci. Doncic però non ci sta e cerca di raddrizzare la gara a suon di triple e giochi da tre punti, riuscendo a ricucire il punteggio sull’85-74 a 1:28 dalla fine del terzo quarto. Sempre grazie al numero 77, Dallas riesce poi a riportarsi sul -6, senza però essere in grado di andare oltre: 8 punti consecutivi di Leonard tagliano le gambe ai Mavs, costretti a tirare i remi in barca prima del tempo. 33 punti, 14 rimbalzi e 7 assist per l’ex Raptors, mentre Ivica Zubac e Paul George chiudono con 15 punti a testa. A dare una mano al povero Doncic ci ha pensato Dorian Finney-Smith, autore di 16 punti, 6 rimbalzi e 4 assist, non abbastanza però da sopperire alla serata storta di Tim Hardaway Jr. – solo 10 punti per lui, frutto di un desolante 26% dal campo – e all’assenza di Porzingis.