È Brandon Ingram il Most Improved Player della NBA, concludendo nel migliore dei modi una stagione già più che positiva per lui: il numero 14 dei New Orleans Pelicans si è aggiudicato il premio a discapito di Bam Adebayo e Luka Doncic.
Arrivato in Louisiana la scorsa estate nell’affare che ha portato Anthony Davis ai Lakers, Ingram è diventato subito una colonna portante dei Pelicans. In 62 partite giocate, Brandon Ingram ha registrato una media di 23.8 punti, 6.1 rimbalzi e 4.2 assist, un rendimento che gli è valso il premio MIP.
Ingram ha saputo della vittoria del premio durante una videochiamata con Gayle Benson, proprietaria dei Pelicans: sono stati Lonzo Ball e la famiglia Ingram ad annunciare il vincitore, lasciando di stucco Brandon.
Un premio molto gradito a Brandon Ingram, dopo una stagione che lo ha visto protagonista, ma che non era iniziata nel migliore dei modi. Queste le sue parole a TNT:
“Per prima cosa gloria a Dio: senza di lui non sarei sano e non avrei avuto la possibilità di tornare a giocare a basket. Lo scorso marzo mi sono infortunato e [non] potevo tornare in campo fino a settembre. Avevo davvero poco tempo per iniziare la pre-season e poi la stagione regolare, ero pronto per questo. Devo ringraziare i miei genitori: mio padre che, per anni, ha dormito 2 ore a notte, lavorando sodo per non far mancare niente alla sua famiglia; ringrazio mia madre, perché da lei ho imparato la dedizione al lavoro”
Nei ringraziamenti non potevano mancare i suoi compagni di squadra e Alvin Gentry, da poco licenziato dai New Orleans Pelicans:
“Fin dal primo giorno, parlando con Alvin Gentry, David Griffin e gli altri allenatori della squadra, volevo lavorare ogni giorno per dare il meglio. Gentry mi ha dato una buona opportunità di andare là fuori ed esprimermi al meglio. Senza i miei compagni non avrei mai raggiunto questo obiettivo: questo è l’anno in cui mi sono divertito di più a giocare”
Con Brandon Ingram vincitore del premio MIP, mancano da assegnare i premi di MVP, Rookie of the Year e quello di Sixth Man of the Year.
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