Subito dopo la sconfitta in Gara 1 contro i Miami Heat, a Giannis Antetokounmpo è stato chiesto se avesse fatto presente a Mike Budenholzer la volontà di marcare direttamente Jimmy Butler nelle azioni finali del match. La risposta del greco al giornalista in questione è stata piccata:
“Perché mi stai chiedendo questa cosa? Faccio quello che mi chiede il coach”
Nessuna marcatura diretta sulla stella degli Heat, il quale, per contro, ha chiuso il primo matchup con i Bucks segnando la bellezza di 40 punti, suo career high in postseason. La risposta di Anteto ai giornalisti non è passata inosservata, anzi ha attirato le attenzioni di diversi ex giocatori NBA, attualmente osservatori esterni.
Richard Jefferson, ad esempio si è rivolto in questa maniera verso il fresco DPOY di questa regular season:
“Il giornalista ti ha chiesto quella cosa perché tu sei il difensore dell’anno e Jimmy ha sparato 40 punti, ossia il suo career high nei Playoff NBA. La mia domanda è: perché gli hai chiesto perché ha fatto quella domanda?”
Anche Isaiah Thomas si è sentito in dovere di correggere il comportamento di Antetokounmpo. L’ex Boston Celtics è stato critico anche nei confronti dell’approccio del greco, sostenendo come i migliori talenti difensivi della lega avrebbero apprezzato la sfida di poter marcare Butler in un momento caldo della partita:
“In qualità di competitore e DPOY è compito tuo accettare quell’incarico e marcare il migliore dell’altra squadra. So che Marcus Smart, Avery Bradley, Kawhi (Leonard) avrebbero detto, ‘Lo marco io!'”
Nel corso della partita, ad occuparsi della guardia avversaria, ci hanno provato Khris Middleton e George Hill, evidentemente senza troppo successo. Jimmy ha infatti chiuso la partita con un ottimo 13/20 dal campo. Miami si trova ora avanti 1-0 nella serie e mercoledì notte ci sarà il secondo appuntamento. Giannis è atteso al pronto riscatto.
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Però, questi ex (sottolineo ex) giocatori conoscono le dinamiche dello spogliatoio dei Bucks? Cosa c'entra che Antetokounpo sia il DPOY, se l'allenatore decide che lui non deve marcarlo nelle azioni finali è compito del giocatore seguire quello che dice l'allenatore.
Ce ne sono a centiania di esempi analoghi. Quando Phil Jackson ha disegnato quella famosa giocata in favore di Kukoc anzichè Pippen, data l'autorità di Jackson, se Pippen invece di comportarsi come si è comportato fosse sceso in campo nessuno si sarebbe sognato di andare da lui a chiedergli per quale motivo non si fosse preso quella responsabilità.
La stessa cosa vale per Antetokounpo, se non fosse stato appena eletto DPOY nessuno glielo avrebbe chiesto. E' veramente ridicolo, gli ex giocatori dovrebbero starsene zitti invece di alimentare il circo mediatico.
Mi trovo abbastanza d'accordo con te. Di giocatori che vogliono fare di testa propria e pensano di fare anche il coach ce ne sono fin troppi.
Inoltre, credo che la scelta di coach Bud sia stata influenzata anche dal fatto che Giannis avesse già accumulato 3 falli a inizio secondo quarto. Metterlo su Butler avrebbe comportato di sicuro qualche altro fallo per lui.
Hai colto nel segno, visto anche il temperamento del buon Butler, avrebbe magari tentato di trarlo in inganno con qualche fallo aggiuntivo, è assurdo criticare un giocatore del genere per queste stupidaggini.
fanno così perché Giannis sta sul cavolo a molti colleghi, perché è troppo dominante grazie soprattutto a capacità fisiche che loro non potranno mai avere e perché non è americano. imho