Miami Heat 115 – 104 Milwaukee Bucks
In fondo, se anche nella presentazione della serie avevamo indicato in Jimmy Butler l’uomo chiave degli Heat nella serie contro i Bucks, un motivo ci sarà pur stato. Non che servisse Sherlock Holmes per capirlo, ma alla fine Gara-1 di queste semifinali di Conference si è risolta proprio grazie all’ex Sixers, capace di mettere a referto 40 punti, sufficienti per indirizzare il match dalla parte di Miami. Eppure Giannis e soci, nonostante l’assenza di Bledsoe per un problema al ginocchio destro, erano partiti fortissimo nel primo quarto, realizzando 40 punti e guadagnando la doppia cifra di vantaggio già dopo pochi minuti dalla palla a due.
Miami non si è fatta però scoraggiare ed è riuscita a riguadagnare terreno possesso dopo possesso, arrivando a condurre per 92-86 per la prima volta alla fine del terzo periodo. Negli ultimi 12 minuti ci ha poi pensato Jimmy Butler a tenere saldamente i suoi al comando, grazie a un paio di canestri dal notevole peso specifico e a una tripla a tre minuti dalla fine che ha riportato i suoi sul +6. Remi in barca per i Bucks a poco più di un minuto e mezzo dalla fine, quando Bam Adebayo conquista un preziosissimo rimbalzo offensivo e mette a segno la tripla del 109-101, quella del ko. Doppia doppia da 12 punti e 17 rimbalzi per il centro degli Heat, che devono ringraziare i 27 punti conditi da 5 assist e 6 rimbalzi messi a referto da un ispirato Goran Dragic. Flirta con la tripla doppia Giannis Antetokounmpo, che chiude con 18 punti, 10 rimbalzi e 9 assist e un decisivo 4-12 dalla linea della carità, mentre Middleton e Lopez, con i rispettivi 28 e 24 punti, provano a tenere alto l’onore dei Bucks in vista di Gara-2, in programma domani sera.
Houston Rockets 100 – 104 Oklahoma City Thunder
A un passo dall’eliminazione per mano dei “suoi” Rockets, ci ha pensato l’ex di turno Chris Paul a portare la contesa a Gara-7 e a concedere un’ultima chance a questi Thunder, che nelle previsioni di inizio anno i Playoff avrebbero dovuto vederli col binocolo. Così non è stato anche per la caparbietà della truppa di coach Donovan, che nella notte riesce a portarsi a casa una gara combattuta e all’insegna dell’equilibrio dal primo all’ultimo minuto di gioco. 28 punti, di cui 15 realizzati nel solo quarto periodo, e 7 rimbalzi per CP3, protagonista a 13 secondi dalla fine con i due liberi che sono valsi il vantaggio dei Thunder per 102-100, cifra poi arrotondata da Danilo Gallinari dopo la palla persa dall’altro ex del match, Russell Westbrook, che a inizio terzo quarto aveva avuto il merito di realizzare cinque punti consecutivi, che avevano portato Houston a condurre sul +9, con il più ampio margine del match. Rockets costretti poi a capitolare per la seconda volta consecutiva nonostante un Harden da 32 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, con il supporting cast evidentemente sotto le aspettative e chiamato di conseguenza a una risposta nella Gara-7 di domani sera.
A fare la differenza non è stata tanto però la mira – con i Thunder protagonisti di un complessivamente rivedibile 41,7% dal campo – quanto l’efficienza e l’impegno nella propria metà campo, dove Paul e compagni sono stati in grado di mettere la museruola a tante bocche da fuoco dei Rockets. 25 punti e 5 rimbalzi per Gallinari, mentre dall’altra parte Westbrook chiude con 17 punti, superato nella classifica marcatori della notte dai 18 di Robert Convington.