Miami Heat 115-100 Milwaukee Bucks (Serie sul 3-0 per Miami)
Se inizialmente, la vittoria era arrivata un po’ a sorpresa per la squadra di coach Spoelstra, con quest’ultima prestazione, gli Heat hanno dimostrato di avere quella maturità tale da poter competere nei palcoscenici più importanti. La squadra del Difensore dell’Anno e quasi due volte di fila MVP, Giannis Antetokounmpo sembra non aver trovato ancora le chiavi per scardinare il gioco di Butler e compagni.
La franchigia di Miami ha nella solidità del proprio gioco una delle carte migliori, il gruppo mette in campo tutte le sue qualità migliori e il loro basket è davvero d’accademia. A cui si aggiunge un Jimmy Butler decisamente in forma e a capace di mantenere quasi 30 punti a partita di media.
Il primo quarto è equilibrato, non ci sono grossi vantaggi nè da un lato, nè dall’altro del campo. Per Miami si mette in mostra Goran Dragic con un paio di triple che tengono in gioco la sua squadra, entrata in campo leggermente sotto tono. Per Dragic, una prestazione molto convincente, con 15 punti, 5 rimbalzi e 3 assist alla fine della partita. Sponda Milwaukee troviamo Brook Lopez che veste in panni di top scorer della serata, con 22 punti finali e 6 rimbalzi. Nel secondo quarto i Bucks infatti trovano il ritmo migliore e prendono un vantaggio di 10 punti sul 51-41, guidati proprio da Lopez e Antetokounmpo. Nel terzo quarto Butler dimostra di non voler stare a guardare e continua a mettere punti su punti per i suoi, realizzando tra l’altro, una tripla in allontanamento parecchio difficile. La squadra bianco-verde però continua a mantenere il vantaggio, risalendo anche a +11, aiutata in regia dai soliti Middleton e Giannis, autori di 16 assist in due.
L’episodio chiave è una palla persa da Brook Lopez sul 93-90, il quale permette agli Heat di lanciare Butler a canestro per la schiacciata che vale il -1 sul 93-92. Lo stesso Butler guida i suoi anche nel vantaggio, chiudendo un alley-oop di Andre Iguodala per il 93-95. Al termine della partita sono 30 i punti per Jimmy, con 7 rimbalzi e 6 assist.
Giannis continua a sforzarsi di tenere a galla i suoi, ma ancora una volta Milwaukee dimostra di soffrire i playoff. La macchina di Budenholzer sembra la controfigura di quella vista in Regular Season e con un gioco forse troppo Giannis dipendente, non trova la chiave per battere dei troppo ben organizzati Heat. E la partita si chiude sul 115-100, con Miami che si avvicina sempre di più allo sweep.
Los Angeles Lakers 97-112 Houston Rockets (Serie sull’1-0 per Houston)
I Rockets dovevano dimostrare di poter cambiare marcia dopo aver rischiato molto nella serie contro OKC, e forse un po’ a sorpresa si prendere Gara 1 della serie. Quella di stanotte ha tutta l’aria di essere una sfida tra coppie stellari, ma a risultare decisivo, è l’apporto del cosiddetto “supporting cast”, sono i gregari a fare la differenza, e quelli dei Lakers sono apparsi in serata no.
I giallo-viola di Los Angeles iniziano meglio, e si portano a casa i primi 7 punti della partita, guidati da un LeBron molto ispirato in cabina di regia, che prima mette a segno due punti, e poi serve un’ottima palla a Danny Green per una tripla dall’angolo. Il primo quarto continua nel segno dell’equilibrio, lo small-ball di Houston sembra funzionare piuttosto bene e la palla gira in continuazione, guidata come da un telecomando il cui proprietario è decisamente James Harden, che fa da allenatore in campo dei suoi. Le due squadra si danno battaglia, punto su punto, e lo stesso Harden è in ottima serata, e a dimostrarlo ci sono i 36 punti finali, con 5 assist annessi.
Il secondo quarto si apre sulla falsariga del primo, nessuna delle due contendenti riesce a prendere un vantaggio largo e la giocata migliore della frazione è la schiacciata di LeBron su Westbrook. Anche Russ, di ritorno dall’infortunio dopo aver giocato l’ultima gara contro OKC, mette in campo una prestazione piuttosto positiva, con 26 punti, 9 rimbalzi e 6 assist. C’è anche Rajon Rondo a ritrovare minutaggio dopo l’infortunio subito all’inizio della ripartenza nella bolla, e l’impressione è che questi Lakers avranno assolutamente bisogno di lui per trionfare contro squadre ben attrezzate. Infatti oltre a James e Davis, gli altri giocatori di Los Angeles steccano, solo Caruso e Danny Green raggiungono la doppia cifra, con 14 e 10 punti rispettivamente. AD non riesce a dominare più di quanto non faccia normalmente, mette a tabellino 25 punti, con 14 rimbalzi e un assist, James mette in scena la solita partita attentissima in difesa con un paio di giocate da riguardare, ma non bastano ai Lakers.
Nel terzo quarto infatti i Rockets possono tranquillamente prendere il largo con un gioco ben organizzato e che stranamente, non spreca molto, andando spesso a segno dopo aver fatto girare molto la palla. Protagonista a sorpresa è Eric Gordon, capace di segnare 23 punti con 3 rimbalzi, che danno un grosso aiuto ai suoi. Anche la panchina non delude, con Austin Rivers che in uscita, segna 10 punti in 16 minuti giocati, e nei primi minuti dell’ultimo quarto, il punteggio è di 87-79.
L’episodio che dà il via alla cavalcata per Houston è una tripla di Westbrook, messa a segno dopo essere stato stoppato per ben due volte da James in inseguimento. Dopo questo colpo i Lakers sembrano non poter reagire più, e coach Vogel manda le sue due stelle a riposo in panchina, segno che la partita è destinata a chiudersi così. Il punteggio finale è di 112-97 con i Rockets che portano a casa il primo punto in questa serie che si preannuncia spettacolare.