Nel corso della travagliata e perdente stagione 2018-2019, Kevin Durant, all’epoca prossimo a divenire free agent, è stato insistentemente accostato ai New York Knicks. Nonostante al termine di quello stesso campionato avesse firmato con i Brooklyn Nets, le voci su un suo “clamorosamente sfumato” approdo a Manhattan non hanno mai conosciuto tregue sino ad oggi.
Intervenuto nel corso del “JJ Redick Podcast“, KD ha chiarito definitivamente i suoi trascorsi da free agent:
“Onestamente, non ho mai pianificato né voluto andare ai Knicks. Hanno creato tutto i media. La faccenda fittizia ha suscitato enorme interesse e grandi aspettative in principio, ma non ha fatto altro che ridicolizzare i Knicks, una volta firmato il mio contratto con i Nets. Ad ogni modo, riflettevo sulle franchigie papabili sin da febbraio. Non volevo essere il salvatore che i Knicks bramano da anni. Volevo continuare a lottare al vertice, pensando solo al basket, una volta tornato dall’infortunio. Ho ritenuto che Brooklyn potesse darmi queste garanzie, nonché meno pressioni mediatiche nocive, che a Manhattan sono opprimenti ed abitudinarie. Brooklyn è un quartiere tranquillo, più vicino alla componente nera della città. Il nostro palazzetto non ha la storia del Madison Square Garden, ma nemmeno la sua confusione, i suoi spettacoli pre-partita. E’ innegabile che ci siano meno distrazioni a Brooklyn. Ribadisco, si ha la possibilità di pensare solo alla pallacanestro”.
Leggi anche:
NBA, Ray Allen: “Vi spiego la differenza tra i Celtics del 2008 e gli Heat del 2013”
NBA, Vogel: “Il nostro ‘Big 3’? James, AD e la difesa”
NBA, Mike D’Antoni: “Ci siamo persi per strada”