Un’altra deludente stagione per gli Houston Rockets. I texani nella scorsa notte hanno dovuto cedere contro i Los Angeles Lakers di LeBron James, abbandonando anzitempo ogni idea di raggiungere il titolo NBA. Si tratta dell’ennesimo fallimento. Eppure nella stagione 2017-2018 i Rockets erano arrivati ad un passo dalle Finals, perdendo solo in Gara 7 contro i Golden State Warriors, complice anche l’infortunio di Chris Paul negli ultimi due appuntamenti di quella serie.
Nella successiva annata non andò meglio per Houston: la franchigia texana non partì benissimo ma riuscì a rimettersi in carreggiata e staccare un biglietto per la postseason. Dopo aver battuto al primo turno gli Utah Jazz, persero in 6 gare ancora una volta contro i Golden State Warriors. Tutta la dirigenza dei Rockets capì subito che bisognava cambiare qualcosa. In estate Chris Paul venne scambiato ed i Rockets si portarono a casa Russell Westbrook.
Lo stesso Westbrook doveva essere il giocatore incaricato nell’aiutare la squadra di Mike D’Antoni a fare un passo successivo, ma i piani sono cambiati rapidamente. Dopo aver faticato ad eliminare OKC in 7 gare nel primo turno, i Rockets si sono visti schiacciare senza diritto di replica dai Lakers. L’ennesimo fallimento del sistema di gioco di Mike D’Antoni.
Ora Houston è a un bivio. Continuare con la stessa squadra o cambiare drasticamente rotta? Secondo quanto riportano i media americani, dovesse saltare l’estensione contrattuale a coach D’Antoni, Houston potrebbe virare prepotentemente su Jeff Van Gundy, da sempre accostato a squadre senza panchina. Sarà una lunga offseason in Texas.
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