Niente da fare per James Harden. Ancora una volta il Barba deve affrontare quella che è l’ennesima cocente delusione in postseason. Nella notte è arrivata l’eliminazione dei suoi Houston Rockets, senza riserve: un 4-1 contro i Los Angeles Lakers che sa di netta resa. Troppo forti i ragazzi guidati da LeBron James. I texani, come ogni anno, si ritrovano invece a fare i conti con i soliti problemi. Cosa manca al sistema di Houston per essere efficace? Non tocca ad Harden rispondere a questa domanda, anche se nel postpartita, la guardia ha lasciato intendere che il roster ha bisogno di un terzo violino di livello:
“È frustrante, molto frustrante ritrovarsi ogni volta a questo punto e poi uscire. Siamo a un giocatore di distanza dall’essere competitivi: cercheremo di crescere ancora di più e di aggiungere ciò che manca attorno a me e a Westbrook per riuscire a colmare il gap.”
Non un problema di sistema, quindi, per Harden che, anzi, ha spezzato una lancia in favore di coach D’Antoni:
“L’esperienza di questa stagione è stata fantastica: mi ha spostato principalmente al ruolo di playmaker, come gestore della palla e ho inventato schemi diversi. Ho cambiato un po’ il nostro gioco. È stata un’esperienza incredibile, anche se la stagione, nel complesso, non è finita come volevamo. Dopo solo capire cosa correggere.”
Leggi Anche
NBA, Russell Westbrook nervoso: litiga con il fratello di Rondo
NBA, Frank Vogel e Anthony Davis sulla vittoria della serie contro Houston
Playoff NBA: Rockets non pervenuti, i Lakers chiudono la serie e volano in Finale di Conference