Il futuro di Chris Paul molto probabilmente non sarà legato a quello dei Milwaukee Bucks. Il play degli Oklahoma City Thunder sarà sicuramente uno dei nomi più corteggiati del prossimo mercato NBA, ma a quanto pare la franchigia del Wisconsin non è più sicura di voler puntare sul veterano. Opinione che è stata avvallata da Eric Nehm e Sam Amick su Athletic.
Secondo i giornalisti, infatti, il profilo di Paul non soddisferebbe la dirigenza bianco-verde per due motivi. Il primo è legato al contratto del playmaker ex Clippers. Il dieci volte All-Star infatti ha garantito un altro anno a oltre 40 milioni di dollari, più una player option da oltre 44 per il 2022. Cifre enormi e difficili da assorbire anche per franchigie che vogliano provare a vincere tutto e subito. Anche perché la carta d’identità recita 35 anni, col rischio di trovarsi un 37enne nel 2022 oramai a fine carriera ma con un contratto da top player.
La seconda motivazione invece va ricercata nell’equilibrio di spogliatoio. Paul, dovunque sia stato, si è sempre imposto come leader, sia per il suo carisma ma anche per il carattere estremamente forte che lo contraddistingue. Lo spogliatoio Bucks però conta già un leader dal carattere solido, ed è la star Giannīs Antetokounmpo. Uno scontro di leadership tra i due potrebbe compromettere la lotta al titolo e vanificare l’enorme investimento per portare Paul nella patria delle Harley-Davidson.
Ecco così che uno dei playmaker migliori della stagione (e forse degli ultimi dieci anni) potrebbe essere scartato dai Bucks nonostante una delle più gravi mancanze dei cervi sia proprio nel ruolo di portatore di palla. E se i Bucks dovessero rinunciare a Chris Paul, la loro ricerca di un altro All-Star da portare in Wisconsin dovrebbe ripartire. Resta da capire cosa.
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