Nelle scorse ore, in casa Boston Celtics, è scoppiato il caso Marcus Smart. La guardia dei biancoverdi, nel post-partita contro i Miami Heat in Gara 2, ha avuto parole dure nei confronti di alcuni componenti della squadra, specialmente rivolte a Jaylen Brown. I due, vicini al contatto fisico, sarebbero stati separati dai propri compagni per evitare una possibile colluttazione.
Ebbene, Brad Stevens, coach dei Celtics avrebbe quindi deciso di indire una riunione d’emergenza all’una di notte con i leader della squadra per parlare della frustrazione e di quanto avvenuto negli spogliatoi. Stevens ha quindi incontrato Jayson Tatum, Kemba Walker, Jaylen Brown e Marcus Smart lasciando ai giocatori la possibilità di parlare dei problemi che avevano portato ad una escalation emotiva fuori controllo.
Secondo quanto riporta ESPN, c’è la convinzione tra lo staff tecnico ed i giocatori, che la riunione sia stata essenziale per aver calmato le acque, con la squadra pronta a prepararsi per l’appuntamento cruciale di Gara 3, in programma sabato.
Intanto, altri particolari dell’ormai famoso episodio sono stati rivelati da Shams Charania. L’insider ha infatti aggiunto che lo stesso Brown, durante il litigio, avrebbe detto a Smart di andarsi a ‘rinfrescare’ per ritrovare la calma e che la squadra deve necessariamente stare insieme anche durante le difficoltà. Sempre secondo Charania, Smart è apparso agitato anche durante il corso della partita, sostenendo come il giocatore avesse gridato contro il proprio coaching staff in alcune occasioni.
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