Miami Heat 106-101 Boston Celtics (Miami avanti 2-0)
Si è parlato tanto del carattere dei Miami Heat, della loro voglia di non mollare mai, di combattere sempre, fino all’ultimo. Gara 1 ne è stato un esempio, con la stoppata di Adebayo a rappresentare questa voglia di mettere tutto in gioco, pur di vincere.
Gara 2 è per Miami una sfida ancora una volta probante. Questo perché la partita inizia con l’inerzia a favore dei Boston Celtics.
Il primo quarto vede le squadre mostrare il meglio del proprio repertorio e, di conseguenza, equivalersi. Gli Heat contano sulle 4 triple di Robinson, già caldissimo, mentre i Celtics trovano in Kemba Walker l’uomo più ispirato.
Ispirazione che diventa il principale motivo della mini-fuga di Boston del secondo quarto: Walker diventa un problema per la difesa degli Heat, sistematicamente esposta ai suoi crossover e ai suoi letali stepback. Kemba punta di volta in volta l’avversario che gli si para davanti, sempre con lo stesso risultato: canestro. Boston ne approfitta e riesce ad andare a riposo avanti di 13 lunghezze sul 60-47.
Sembrerebbe tutto pronto per la fuga definitiva ma, ancora una volta, Miami tira fuori il meglio di sé nel finale. Con Walker temporaneamente out per un colpo involontario ricevuto da Smart, gli Heat ritrovano il bandolo della matassa e spingono sull’acceleratore. La tripla di Crowder e la schiacciata di Adebayo sono la scintilla che permette a Miami di registrare un clamoroso parziale da 37 punti segnati e 17 subiti.
L’ultimo quarto è accesissimo: I Celtics ritrovano Walker e proprio grazie a lui e alla combattività di Brown riescono a rimettere la testa davanti, anche di 5 punti. Gli Heat sono però ben lontani dall’arrendersi e, come in ogni momento di difficoltà, la palla va in mano a Jimmy Butler. L’ex Bulls impatta sul 95 pari. La giocata più importante arriva però poco dopo: Dragic sfida la difesa schierata e rischia di perdere palla. Tira quindi una clamorosa preghiera da 3 punti: solo rete. Poco dopo Butler ruba un pallone importantissimo e in contropiede serve Crowder, che fa +5.
Jaylen Brown prova a tenere aperta la partita con la tripla, sbagliando però quella del pareggio a 16 secondi dal termine. Vincono così gli Heat, che ora sono avanti 2-0.
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aggiungerei che adebayo nel primo tempo ha solo sbagliato tutto mentre al rientro, dopo la schiacciata servita, si è ritrovato e ha fatto il suo, portando la squadra sopra.
Ha ragione Stevens purtroppo, loro in questo momento sono una squadra migliore, in più la sfortuna e gli arbitri non stanno aiutando Boston in questi playoff.
Nello straordinario recupero di Miami li hanno lasciati picchiare più del dovuto, ma non ci sono scuse, ha ragione Smart ad arrabbiarsi, non si dovrebbe buttar via così ancora una volta un solido vantaggio.
Non va bene, sono sotto 2 a zero con due recuperi straordinari degli avversari.. eppure i Celtics sono sempre a 4 vittorie dalle finals e sanno che in questo momento gli avversari sono poco più forti di loro, ma che possono vincere ogni partita, soltanto regalando loro 5 punti in meno.
L'anno prossimo ci saranno i Nets di Irving e Durant, chissà dove andrà Antetokoumpo, chi altro arriverà a Miami...
Questa resta la grande occasione e si deve trovare il modo di cambiare l'inerzia della serie.
Stevens deve trasformare la rabbia della squadra in energia positiva e devastante e soprattutto deve trovare la chiave tattica per battere Miami.
Kanter? Hayward?
Cambiare le marcature in difesa?
Qualcosa di molto buono può farlo.
E' pur sempre l'allenatore che con una squadra di underdog faceva miracoli contro quelli più forti, ora dovrebbe sapere come battere chi è dall'altra parte.