L’ultima azione dei Los Angeles Lakers ha permesso ai gialloviola di chiudere il difficile secondo appuntamento contro i Denver Nuggets. Il 2-0 nella serie, rappresenta un punteggio solido ma – come testimoniano i turni precedenti – contro la compagine del Colorado non ci si può distrarre un attimo. Probabilmente è quello che ha pensato Rajon Rondo, autore del passaggio decisivo sull’ultima rimessa del match. Il playmaker dei Lakers, infatti, anziché andare su due tiratori perimetrali come Green e Caldwell-Pope, ha scelto di andare su Davis.
Scelta che ha pagato dividendi, perché il lungo si è permesso il lusso di realizzare il canestro della vittoria e mandare in festa i suoi compagni. Questo il commento dell’azione da parte di Rondo:
“Penso di aver stabilito un contatto visivo con tutti i giocatori della mia squadra in quella partita. La mia prima occhiata è stato verso il backdoor di Kenny (Kentavious Caldwell-Pope); ma non c’era possibilità di servirlo. Poi il backdoor di Danny Green; ancora niente da fare. Bron e io ci siamo guardati negli occhi ma lui non si è mosso e poi ho visto AD arrivare dall’esterno. Ho cercato servirlo in tempo, per mandarlo in ritmo. Avevo Jokic su di me, quindi ovviamente non potevo fare un passaggio alto – a pallonetto – verso di lui… poi AD ha fatto il resto.”
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