La pandemia da Covid-19 ha completamente ribaltato qualsiasi routine alla quale eravamo tanto affezionati, colpendo come il più duro dei pugni sferrato da Mike Tyson. Persino una colonna portante come lo sport si è dovuta piegare alla volontà di questo disastroso virus, che ha fatto terra bruciata in tutto il mondo. Passo dopo passo ogni disciplina ha plasmato la sua natura in modo tale da conformarsi alle nuove norme che la malattia ci ha imposto, sperando con tutto il cuore che siano solo situazioni temporanee. Dopo l’interruzione del campionato datata 11 marzo, la NBA ha saputo rialzare la testa mettendo sul piatto della bilancia una sua caratteristica che fa invidia a tutti: l’organizzazione.
La stagione 2019/2020 è ripartita all’insegna della sicurezza e, adesso, anche la Draft Combine ha una sua data da cerchiare sul calendario. Il processo, come annunciato oggi, inizierà il 28 settembre e si articolerà in più fasi fino a metà novembre. Il format di questa edizione prevede interviste virtuali, workout individuali sul campo di gioco NBA più vicino alla casa del giocatore o alla sua residenza temporanea e infine test medici, con annessi esami, svolti nella medesima sede da personale affiliato alla lega.
Byron Spruell, League president of operations, ha commentato così attraverso un annuncio ufficiale:
“La Draft Combine è una parte essenziale del processo di valutazione pre-Draft. Nonostante le circostanze intorno a questa Combine siano uniche, siamo eccitati di consegnare esperienze concrete alle nostre squadre, le quali sono rimaste flessibili lungo l’intero processo e nei confronti di quei prospetti futuri che sono solo all’inizio del loro viaggio in NBA.”
Il Draft vero e proprio è stato fissato per il 18 novembre. A breve si aprirà solo il sipario.
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