Con la pesante sconfitta in Gara 4 per mano soprattutto di una incredibile prestazione di Tyler Herro, i Boston Celtics vedono allontanarsi il sogno delle NBA Finals, alle quali non partecipano dal 2010.
Dall’altra parte, I Miami Heat sono una squadra forte e molto affiatata, merito soprattutto del forte carattere di Jimmy Butler, che ha fatto della chimica di squadra il loro punto forte. In più, le capacità di Coach Erik Spoelstra, mescolate all’enorme talento presente in squadra, hanno permesso agli Heat di condurre una postseason ai massimi livelli, ed ora sono ad un passo dal tentare di portare a casa il prestigioso Larry O’Brien Trpohy.
Sicuramente il morale della franchigia biancoverde non è dei migliori, i giocatori sono sconfortati, ma la serie non è finita. Se vogliono passare al turno successivo, devono cancellare i risultati negativi e e dare di tutto per provare una storica rimonta.
Fra tutti, sicuramente Jayson Tatum non può ritenersi soddisfatto della partita. Il 22enne infatti, ha concluso il primo tempo con zero punti a referto, fattore fondamentale che ha determinato, almeno in parte, la sconfitta dei Celtics.
A tal proposito, ha parlato Coach Brad Stevens:
“È il basket. Non vorrei semplificare troppo la questione, ma tutti hanno passato delle serate in cui ti sembra che non stia funzionando niente. Penso che a Tatum servisse un po’ più di fiducia in quel momento, era evidente che non ne avesse molta. Probabilmente aveva bisogno di fare un bel contropiede o assistere ad una buona azione offensiva per riprendere il ritmo. Ne aveva bisogno. Di fatto, è stato molto più aggressivo nel secondo tempo, probabilmente perché si sentiva molto meglio. Nel primo tempo ha pensato continuamente su come fare canestro, e riuscendoci una o due volte dopo l’intervallo, ha ripreso a giocare come sempre. Gli serviva fiducia”.
Coach Stevens giustifica così il giocatore chiave della squadra, asse portante per il futuro della franchigia.
Parole di incoraggiamento in vista di Gara 5 anche da parte di Jaylen Brown, che sottolinea la necessità di mantenere alta la concentrazione e di rimanere uniti in momenti difficili come questo:
“Dobbiamo assolutamente restare unit. Combattere fino alla fine. Penso che sia la cosa migliore che possiamo fare per rappresentare questa organizzazione, rappresentare noi stessi, rappresentare le nostre famiglie, stare insieme e giocare duro. Tutti faranno parte di quel risultato. Se non stiamo insieme e cadiamo a pezzi, non faremo sicuramente bella figura. Dobbiamo coprirci le spalle a vicenda durante questi momenti, ecco di cosa si tratta”.
La prossima partita è fissata il giorno 25 settembre alle ore 02:30 italiane. Sarà un vinci o torna a casa per i Boston Celtics, mentre per gli Heat, sarà l’ultimo gradino per accedere finalmente alle NBA Finals.
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