James Harden e Mike D’Antoni hanno apparentemente un ottimo rapporto. Questo potrebbe aver acceso una lampadina nella testa dei dirigenti dei Philadelphia 76ers. Secondo John Clark di NBC Sports Philadelphia, l’assunzione di Mike D’Antoni come coach dei 76ers, rientrerebbe in un piano più grande, per provare a ingaggiare James Harden nel prossimo futuro. Questo per ora rimane, chiaramente, solo un rumors.
James Harden ha due opzioni sul tavolo per le prossime stagioni: il Barba potrà diventare free agent nel 2022, rinunciando ad un ultimo anno da più di 47 milioni di dollari, non esercitando la sua player option, oppure potrà, nel 2023, e all’età di 34 anni, diventare free agent, sperando in nuovo aumento del Salary Cap.
Uno scambio è un’altra opzione percorribile per Philly. Il tempo di James Harden a Houston potrebbe essere finito dopo l’ennesima batosta subita ai playoff e l’addio di D’Antoni. Inoltre i 76ers hanno degli asset interessanti, oltre a contratti pesanti da smaltire che aiuterebbero a far quadrare i conti della possibile trade. Anche loro provengono da dei playoff deludenti. In più, Ben Simmons e Joel Embiid hanno dimostrato di essere difficilmente compatibili. La cessione di uno dei due pilastri del “The Process” potrebbe spianare la strada all’altro, rendendo Philadelphia finalmente una seria contender.
Scegliere un allenatore solo per puntare un obiettivo di mercato potrebbe essere una scelta sbagliata. Assumere Mike D’Antoni solo per accontentare Harden, invece che per il progetto attuale della franchigia, non necessariamente potrebbe dare grandi risultati, per questo i principali addetti NBA sono scettici sulle ultime voci di mercato. Resta vero che, in ogni caso, D’Antoni sia attualmente il candidato principale per la panchina dei 76ers.
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