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Il Media Day di Jimmy Butler: “Non siamo semplici outsider”

Ci siamo, manca ormai poco all’inizio delle NBA Finals 2020 che vedranno sfidarsi Miami Heat e Los Angeles Lakers. Se i californiani erano dati sostanzialmente tra i favoriti ad Ovest, lo stesso non si può dire per la compagine allenata da coach Spoelstra. A sorpresa, infatti, Miami si è conquistata l’accesso alla finale e tra i bookmaker è data come sfavorita nel matchup contro i gialloviola guidati da LeBron James.

C’è, però, chi all’interno degli Heat non vuole proprio sentir nominare quella. Jimmy Butler, nel consueto media day che anticipa Gara 1 delle Finals, ha infatti affermato che la sua squadra non è una semplice outsider, ma realtà:

“Cosa penso di noi? Che siamo una squadra davvero forte. Questo è tutto. Una squadra davvero buona. Non dirò che siamo migliori di chiunque altro, ma non penso che siamo semplici ‘underdog’. Nessun aveva pronosticato la nostra presenza qui? Va bene. Lo capiamo. Lo accettiamo. Ma da domani proveremo a vincere, giocheremo insieme come abbiamo sempre fatto e vedremo cosa succederà. Lo faremo a modo nostro, il modo dei Miami Heat, e quel modo ha funzionato per tutto l’anno.”

Poi il giocatore è tornato sulla scorsa offseason in cui ha lasciato Phila a causa di qualche problema di convivenza nello spogliatoio:

“Penso che nel venire qui a Miami ho ottenuto anche il fatto di poter essere me stesso. Niente di personale, ma ora non devo preoccuparmi di nessuno che cerchi di controllarmi, come si diceva che alcune persone cercassero di fare mentre ero laggiù [a Philadelphia]. Non ho rancore verso nessuno di quei giocatori, nessuno di quell’organizzazione. Sono contento di essere dove sono. Come potete vedere, la cosa ha funzionato. Sapevo quello che avremmo potuto fare qui. Abbiamo aggiunto alcuni pezzi chiave a metà stagione e ora siamo dove siamo. Quindi, non guardo troppo indietro. Devo rimanere concentrato su questo momento e con il gruppo che ho a disposizione.”

Butler ha quindi aggiunto che Miami farà affidamento sulla leadership di Spoelstra, Udonis Haslem e Andre Iguodala, tutti uomini con una certa esperienza quando si parla di NBA Finals:

“Penso che dovremo controllare il lato nervoso di essere qui, in questa posizione. È la prima volta che approdo alle Finals, quindi voglio solo assicurarmi che tutti stiano bene e che si possano sentire a loro agio. Abbiamo giocato in un certo modo per tutto l’anno, ma devo comunque essere certo che tutti siano coinvolti in ogni nostro processo. Penso che sia parte del mio ruolo in questa squadra. Sono sicuro che prima della partita, Haslem, Iguodala, Spoelstra, mi diranno sicuramente cosa dovrò fare per ottimizzare il lavoro e partire bene.”

Infine, Jimmy ha commentato le voci che lo davano vicino ai Lakers durante la scorsa offseason, come possibile alternativa a Kawhi Leonard, il quale poco dopo firmò invece con i Clippers:

“Sapevo il tipo di struttura che volevo e quello di cui avevo bisogno. E l’ho trovato qui a Miami. Della possibilità dei Lakers ne avevo sentito parlare, ma quando mi sono incontrato con coach Spo e coach Pat ho capito che qui era perfetto per me, sotto ogni aspetto. Poi abbiamo preso anche un paio di giocatori interessanti. Non che i Lakers non abbiano preso persone di poco conto, anzi. Ma qui ho trovato il giusto gruppo di ragazzi.”

 

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Simone Ipprio

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