Miami Heat

NBA, Tyler Herro sulle Finals da rookie: “Pazzesco essere qui”

Mancano pochi giorni per l’inizio delle NBA Finals nella bolla di Orlando. A sfidarsi saranno i Los Angeles Lakers contro i Miami Heat, una sfida che vede numerosi retroscena, storie passate dei giocatori con le relative squadre e tanta curiosità per vedere chi, alla fine, alzerà al cielo il Larry O’Brien Trophy. Tanti gli interrogativi, di più i pronostici dei vincitori, ma a scatenare l’interesse dei tifosi e non solo, saranno gli scontri tra i singoli giocatori che in queste Finals daranno il 100%.

Tra gli Heat, c’è un giocatore in particolare che non vede l’ora di scendere in campo: Tyler Herro. Il classe 2000, infatti, è il più giovane giocatore di sempre ad accedere alle NBA Finals. L’hype intorno a lui è considerevole, sarà dunque la tensione e la pressione mediativa il fattore più importante da dover gestire.

Herro, però, ha già dimostrato poterci avere a che fare, di fatto in Gara 4 contro i Boston Celtics è stato autore di ben 37 punti, fondamentali per la vittoria della squadra e per la conclusione quasi definitiva della serie. Essendo il miglior giocatore uscente dalla panchina di Coach Erik Spoelstra, non c’è dubbio che il suo minutaggio sarà importantissimo, ed essendo un giocatore particolarmente caldo da oltre l’arco, i Lakers non potranno permettersi di lasciarlo troppo scoperto.

A 20 anni, Herro ancora non crede di essere arrivato alle NBA Finals e alla domanda se se lo sarebbe mai aspettato, il giocatore ha risposto prontamente:

“È una cosa completamente fuori di testa! Sono perfettamente consapevole di quanto sia difficile arrivare a certi livelli. L’allenatore ce lo ha ribadito più volte prima di ogni partita, non è facile arrivare fin qui. Quindi ho deciso di non dare nulla per scontato. Per me è semplicemente pazzesco essere qui e giocare contro LeBron tra un paio di giorni per vincere il campionato”.

Herro si è sicuramente meritato tutto quello che ha ottenuto fino ad ora durante la regular season e i Playoffs. Nelle prime 15 partite della postseason, l’ex Kentucky ha registrato una media di 16.5 punti, 5.5 rimbalzi quasi 4 assist a partita. Ora il nativo di Milwaukee ha l’opportunità perfetta per continuare a impressionare i tifosi e la franchigia nelle le finali NBA.

I fari sono tutti puntati su di lui, affianco a LeBron James, Jimmy Butler e non solo.

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Pietro Carfì

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