Contro una squadra concentratissima nel contenere due stelle del calibro di LeBron James e Anthony Davis, il ruolo dei tiratori diventa di fondamentale importanza. La capacità di aprire il campo e costringere la difesa avversaria a preoccuparsi maggiormente degli esterni giova soprattutto alle due stelle, che potrebbero godere di ulteriore spazio in area.
Per questo il ruolo di Danny Green, Kentavious Caldwell-Pope, Alex Caruso e Kyle Kuzma è fondamentale. Dalla loro precisione dietro l’arco passano molte delle possibilità dei Lakers. In particolare, l’esperienza di Green è stata lodata da Caldwell-Pope, che lo ha soprannominato “Playoff Danny”. Il diretto interessato ha commentato così:
“Devo ancora meritarmelo. Sono ancora lontano dal giocatore che vorrei essere, provo a fare il mio lavoro al meglio, essendo attivo. Tutto questo inizia dalla difesa e poi rendendo la partita più facile ai miei compagni. So che offensivamente verrà da sé, spero di iniziare a segnare con costanza e trovare ritmo. Sto iniziando a vedere qualcosa di positivo alla fine, tra una partita e l’altra”
“[I compagni, ndr] Mi dicono di continuare a tirare, credono in me, si aspettano tanto. ‘Ne segnerai cinque, sei’, ma comunque non mi mettono pressione. Mi incoraggiano a essere positivo, come facciamo l’uno per l’altro”
Nella sua lunga intervista, Green ha poi voluto lodare i due pilastri della squadra, James e Davis:
“Ci sono solo due campioni che, sia che giochiamo bene o male – e se loro giocano male, giochiamo tutti male – hanno sempre un grande impatto sulla squadra. Tutti, aldilà di loro due, hanno avuto difficoltà nel trovare ritmo”
“Sono la colonna di questa squadra, la base di tutto ciò che ho fatto quest’anno. Spero di poter continuare a fare la mia parte”
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