8. Clyde Drexler
Nei primi anni ’90, Clyde Drexler era considerato come il miglior giocatore NBA dopo Jordan. La sua mancata nomina a MVP è sicuramente frutto del periodo in cui giocò. Nelle sue 15 stagioni NBA venne nominato 10 volte All-Star e tenne oltre 20 punti di media a partita.
Drexler venne scelto al Draft del 1983 con la quattordicesima scelta assoluta, dai Portland Trail Blazers. Con la franchigia dell’Oregon partecipò 2 volte alle Finals. Nel 1990 venne sconfitto dai “Bad Boys” di Detroit, mentre nel 1992 non riuscì a superare i Chicago Bulls di Michael Jordan. Quest’ultima fu proprio la sua miglior stagione, con 25 punti di media e più di 6 assist e rimbalzi a partita. Nonostante le ottime prestazioni personali e di squadra, dovette accontentarsi del secondo posto, poiché divenne MVP lo stesso Jordan.
Dovette aspettare il ritiro di quest’ultimo per poter assaltare con successo il titolo NBA. Nel 1995 si unì agli Houston Rockets di Hakeem Olajuwon e in quella stagione vinse finalmente l’anello. Drexler è inoltre ricordato per essere uno dei membri del Dream Team del 1992.
7. Jason Kidd
La macchina da tripla-doppia Jason Kidd è stato sicuramente uno dei giocatori più completi di tutti i tempi. La sua carriera iniziò ai Dallas Mavericks, nel 1994 e durò per ben 19 stagioni. Venne nominato Rookie dell’anno, il suo primo riconoscimento individuale. Nella sua carriera Kidd divenne 10 volte All-Star e fu miglior assistman per ben 5 stagioni. La consacrazione ai vertici della lega si ebbe nella stagione 2001-02, quando passò ai New Jersey Nets, trasformandoli in una contender.
Con l’arrivo di Kidd la squadra migliorò il proprio record di 26 vittorie rispetto alla stagione precedente, fermandosi solo alle Finals. In quella stagione solo Tim Duncan ottenne più voti di Kidd come MVP. Il play riuscirà a mettersi un anello al dito nel 2011, durante il suo secondo periodo ai Dallas Mavericks. Attualmente è quarto nella classifica ogni epoca per triple-doppie in carriera, con 107.