4. Elgin Baylor
Elgin Baylor debuttò in NBA nel 1958, con i Minneapolis Lakers. Dopo 2 anni la franchigia traslocò e Baylor divenne il volto dei neonati Los Angeles Lakers. La sua ascesa come candidato MVP fu rapida, ma si trovò di fronte Bill Russell (5 MVP) e Wilt Chamberlain (4 MVP). Venne convocato 11 volte all’All-Star Game e vinse il premio Rookie dell’anno nel 1959.
Riuscì a disputare, insieme a Jerry West, 7 finali NBA, perdendone 6 contro i Boston Celtics e una contro i New York Knicks. Si ritirò a metà della stagione 1971-72, che si concluse con la vittoria del titolo NBA da parte dei Lakers. Baylor venne selezionato nel primo quintetto All-NBA per 10 anni consecutivi e concluse la carriera con 27.4 punti a partita, terza miglior media ogni epoca.
3. Elvin Hayes
Il tiro in sospensione dal post di Elvin Hayes è stato uno dei movimenti più difficili da fermare nella storia del gioco. L’ala forte fece la stagione d’esordio più impressionante della storia NBA, con 28.4 punti di media e 17.1 rimbalzi a partita. In quella stagione fu il miglior realizzatore della lega, inoltre fu per 2 volte miglior rimbalzista.
Riuscì a partecipare a 12 All-Star Game, ma il miglior piazzamento nella corsa al titolo di MVP fu il terzo posto. L’apice della carriera lo raggiunse nel 1978, quando vinse l’anello con i Washington Bullets. Concluse la carriera nel 1984, con un’ottima media di 21 punti a partita, segno della continuità ad alto livello.