I Lakers hanno vinto il titolo NBA: molti personaggi famosi, tra cui Obama, si stanno complimentando con LeBron James e compagni per il traguardo raggiunto. Ma tra questi non c’è Donald Trump che, invece, non perde occasione di screditare la lega.
Tramite un tweet sul suo profilo, il presidente Trump ha fatto notare come lo share di Gara 6 sia stato molto basso: poco più di 6 milioni di spettatori hanno seguito la partita tra Lakers e Miami, meno di una partita di football americano trasmessa la domenica sera. Questo l’attacco del presidente USA:
“Crollo di quasi il 70% di spettatori per l’ultima gara di Finale NBA, battuta da una partita di football trasmessa casualmente la domenica sera. Forse la stavano vedendo in Cina, ma ne dubito. Zero interesse”
Rispetto allo scorso anno, dove la sfida tra Golden State Warriors e Toronto Raptors aveva registrato ben oltre 18 milioni di spettatori, c’è stato un brusco calo. Ma il presidente Trump non ha considerato che di solito, in questo periodo dell’anno, la NBA non gioca con la NFL che, invece, la fa da padrona.
Con lo slittamento della stagione a causa del COVID-19, la NBA si è ritrovata a giocare fino a qualche giorno fa: in questi ultimi mesi, la lega ha dovuto lottare anche con WNBA, MLB e NHL per conquistare qualche ascolto televisivo in più.
Un altro capitolo della faida tra Donald Trump e la NBA, destinato ad andare avanti fino alle elezioni del 3 novembre e, probabilmente, anche oltre.
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Incredibile come il presidente di una potenza mondiale si preoccupi di attaccare un campionato sportivo colpevole, o meglio meritevole, di arrecare danni alla sua campagna elettorale. E' sempre più ridicolo e non sa più su quali specchi arrampicarsi per rimanere in corsa, se la sta facendo nei pantaloni.
Trump è incommentabile, ma su due cose ha una certa ragione:
1) le finals non le ha viste nessuno, ed è un peccato. Non capisco proprio perché gli americani non le vedano.
2) la NBA si è comportata quest'anno più che mani come un organo politico e non dovrebbe farlo. Gli atleti possono fare e dire ciò che vogliono, ma la lega dovrebbe essere super partes a mio avviso.
Ti rispondo, per come la vedo io, poi ognuno è libero di pensare ciò che vuole:
1) A causa del Covid solo gli Stati Uniti hanno registrato una perdita di 21 milioni di posti di lavoro, allarga questo su scala mondiale (perché la NBA la guarda tutto il mondo) e si fa presto a capire perché ci sono meno spettatori: le priorità sono mettere in tavola il pane e pagare le bollette, poi si pensa al League Pass, io stesso non l'ho fatto per tagliare alcune spese e questo non perché la NBA mi abbia infastidito come dice l'ossigenato. A questo aggiungi che le partite si sono giocate in ambienti "sterili" che hanno sicuramente meno appeal rispetto alle arene piene e che la gente è distratta da un milione di altri fattori oltre all'accavallarsi con altri eventi sportivi.
2) Promuovere giustizia sociale ed uguaglianza NON è politica. Come può la lega essere super partes se è composta per la maggior parte da giocatori afroamericani (minoranza) liberi di fare quello che vogliono? Per evitare liberi comportamenti dei singoli che potevano essere anche inappropriati, la lega ha raccolto il volere della comunità e ha regolamentato una promozione di un cambiamento NECESSARIO in modo eccellente, dopo tutto quello che è successo e che sta succedendo nel mondo è più che mai giusto che un palcoscenico come la NBA si metta in gioco per attuare dei cambiamenti positivi, se questo vuol dire mettere i bastoni fra le ruote ad un pagliaccio biondo, è giusto così.