Brent “BJ” Johnson, uno degli scout più conosciuti all’interno dell’ambiente NBA, è venuto a mancare nella giornata di ieri.
All’età di 65 anni ha avuto un incidente in bicicletta, la stessa con cui spesso faceva 48 chilometri al giorno, colpendo la rientranza di un tombino.
“Era uscito in bicicletta come faceva di solito, e ha colpito un tombino. Hanno provato a ricostruire la vicenda, si pensa sia caduto in avanti e si sia rotto il collo, perché non c’era sangue.”
Johnson aveva svolto la maggior parte del suo lavoro per gli Houston Rockets e si trovava nell’organizzazione sin dal 1994-95, anno della vittoria del campionato. Lo scout è rimasto con il team nonostante la società abbia cambiato quasi totalmente l’organigramma dello staff più volte, con 5 coach, 3 differenti GM e addirittura due proprietari.
BJ Johnson lascia così la moglie Claudette, il figlio Bijan, e due figliastri, Micheal Mitchell e Ciara Brown. Era una figura molto rispettata all’interno della lega: molti messaggi di conforto sono arrivati tramite i social alla famiglia, da giocatori, fino a membri dello staff e addetti ai lavori.
Ad esempio, Jamal Crawford ha spiegato come lo stesso Johnson sia stato importante per aiutarlo a crescere quando non era altro che un rookie. Lo scout ha sempre avuto parole di incoraggiamento e gli ha dato fiducia nonostante non giocasse per lui, nei Rockets.
Leggi anche:
NBA, Gary Payton pronto a diventare coach
Mercato NBA, Dwight Howard nel mirino dei Golden State Warriors
Mercato NBA, Tyronn Lue è il nuovo coach dei Los Angeles Clippers