Nella giornata di ieri è arrivata la notizia che nello spogliatoio dei Los Angeles Clippers si respira aria di tensione. Secondo Jovan Buha e Joe Vardon di The Athletic, le accuse contro Paul George di non essere stato abbastanza determinante, visto il giocatore che è, nella serie contro i Denver Nuggets e nei Playoff in generale, sono solo uno dei tanti motivi che avrebbero generato il malumore tra i giocatori.
Inoltre, pare che specialmente Patrick Beverley, Lou Williams e Montrezl Harrell, siano i più scontenti del team. Oltre alla discussione con PG13 infatti, sembra che non abbiano gradito i privilegi concessi a Kawhi Leoanard. In particolar modo, ciò che ai compagni di squadra sembra non essere andato giù è stato l’approfittarsi di Leonard del suo load management, il programma di riposi strategici creato appositamente per l’ex Spurs, iniziato durante la stagione a Toronto per evitare possibili ricadute dopo il grave infortunio della stagione 2017\18.
Di seguito, un pezzo dell’articolo pubblicato da The Athletic in cui si fa chiaro riferimento ai privilegi dell’MVP delle Finals 2018-2019.
“Giocatori come Beverley, Harrell e Lou Williams si sarebbero risentiti quando a Leonard è stato concesso di saltare delle partite e di vivere a San Diego, un fatto che sarebbe stato spesso causa di ritardi del giocatore prima delle trasferte in aereo. I Clippers avrebbero inoltre concesso a Leonard di scegliere in autonomia quali partite saltare, passando sopra a Rivers.”
Tra le varie notizie diffuse, però, presto è arrivata la smentita da uno dei protagonisti, Lou Williams, che in un post su Twitter ha messo in chiaro le cose e criticato gli autori dell’articolo:
“Dissidi? Non so neppure cosa significhi, da dove avete preso questa cosa, chi è la fonte?”
Seccamente, Williams ha messo a tacere le accuse e le false notizie, almeno dal suo punto di vista. Probabilmente nelle prossime ore arriveranno le dichiarazioni di Beverley, Harrell e anche da parte della dirigenza Clippers. L’obiettivo sarà sicuramente quello di calmare le acque per una franchigia a cui manca, ora come non mai, un po’ di chimica di squadra.
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