In attesa della nuova stagione, Steve Kerr ha parlato del suo passato da giocatore ai microfoni di Matt Barnes. Durante l’episodio del podcast ‘All the Smoke‘, il coach dei Golden State Warriors ha raccontato della sua avventura con la maglia dei Chicago Bulls dove, guidato da Michael Jordan, ha vinto tre titoli NBA.
Dopo non aver condiviso la scelta di Phil Jackson di aprire le porte a una troupe televisiva, quella di ‘The Last Dance’, Steve Kerr ha spiegato perché la dinastia dei suoi Bulls era destinata a finire:
“Sapevamo di aver finito, c’era un peso emotivo così grande che, per le persone che non lo vivono, è difficile da capire. Quando una squadra perde la sua forza, la sua energia e tutte le motivazioni, allora significa che è finita. Le persone possono dire tante cose, come ‘se voi ragazzi foste tornati’ o ‘se Michael non fosse andato a giocare a baseball avreste vinto 8 campionati di fila’, ma per me sono tutte stronzate. Non c’era modo di riprendersi, c’era troppa stanchezza ed è finita per un motivo: il nostro tempo era finito”
Dopo il suo terzo titolo con i Bulls, Kerr si trasferì a San Antonio si laureò campione NBA sotto la guida di Gregg Popovich.
Nella sua carriera da allenatore, Steve Kerr ha vinto tre titoli con i Golden State Warriors dove, dopo l’ultima stagione deludente, c’è molta fame di vittoria e voglia di tornare a competere ad alti livelli.
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