Oklahoma City Thunder

Gallinari: “Essere un free agent non capita spesso in NBA”

Danilo Gallinari è stato ospite nell’ultimo episodio del podcast HoopsHype e ha parlato della sua situazione da free agent, e del suo futuro. L’ormai ex Oklahoma City Thunder ha spiegato che gli piacerebbe rifirmare con OKC, si è detto pronto a guardarsi intorno in attesa dell’occasione giusta per il proseguo della carriera.

“Credo che come giocatore, quando fai una grande stagione con una squadra, e vivi quello che abbiamo vissuto in questa cavalcata fantastica, ovviamente vorresti tornare. Mi piacerebbe passare altro tempo a OKC. Questa stagione è andata meglio di come ci aspettassimo, e dopo un’annata così, sarebbe bello riprovarci o addirittura alzare il livello. Sam Presti ha fatto un grande lavoro nel costruire la squadra e tenerci tutti sulla stessa pagina: è uno con cui si può parlare onestamente.”

Gallinari ha potuto competere con i Thunder nella bolla NBA di Orlando, ma la squadra non è andata oltre il primo turno, perché eliminata dagli Houston Rockets, seppure solo in Gara 7.

“Penso che la migliore cosa della free agency, sia che, soprattutto nella mia situazione, alla mia età, puoi e devi guardare a tutte le occasioni possibili. Onestamente non mi sento di avere una direzione o un obiettivo a cui sto puntando. In una carriera NBA non capita spesso di essere free agent, non succede ogni anno. In questa offseason, sarà il momento di prendermi il mio tempo.”

Poi sull’etichetta di giocatore che tende a infortunarsi troppo facilmente, il Gallo ha risposto così:

“Sinceramente non capisco perché mi considerino così. Era un problema quando sono arrivato in NBA, visto che mi sono operato subito alla schiena. Poi mi sono rotto il crociato nel 2013 quando ero a Denver. Ma per il resto della carriera, ho avuto solo piccoli infortuni che hanno avuto tutti, eppure mi sono sempre portato dietro questo stigma dell’injury-prone sulla schiena. Ma non è vera, i fatti sono diversi. Sono in salute e nelle ultime stagioni ho saltato delle partite per decisione della squadra di tenermi a riposo, non per infortuni. Sono un po’ sottovalutato se mi fermo a pensarci. Magari è una percezione che hanno i fan, ma le persone che lavorano nella pallacanestro, dagli allenatori agli statistici, sanno dove sta il mio valore e quello che ho dato ogni sera negli ultimi 12-13 anni”.

Per Gallinari si prospetta inoltre la possibilità di partecipare alle Olimpiadi, con l’Italia impegnata nel torneo di qualificazione con Porto Rico, Senegal, Nuova Zelanda, Repubblica Dominicana e la Serbia, ospitante.

“Non ho mai giocato alle Olimpiadi, quindi è per me un obiettivo e un traguardo da raggiungere con la Nazionale. Credo che ho ancora tanti anni da dare al mio paese e ai miei fan, è ciò che si meritano. Non ho potuto ancora farlo, ma credo che potrà succedere la prossima estate, sono molto concentrato su questo. Credo sia il giusto premio per un gruppo di ragazzi come il nostro che ha giocato assieme per quasi 10 anni.”

 

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Guarda i commenti

  • Sarebbe bello averlo a Boston, ma non sarà facile visto il poco spazio salariale dei Celtics; probabilmente la migliore soluzione per lui sarebbe Miami, dove potrebbe complementarsi molto bene con Jae Crowder, più ala piccola e più difensore, nel ruolo di ala grande.
    Completerebbe così un roster già forte, che potrebbe provare a raggiungere ancora le finals, anche se non sarà facile ripetere una stagione del genere.
    Io però spero che finisca a Boston, vinca un titolo NBA e tra qualche anno ritorni a Milano a chiudere la sua grande carriera.

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Pubblicato da
Gabriele Russo

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