Nella stagione appena conclusa che ha decretato i Los Angeles Lakers come i vincitori del titolo NBA 2019-2020, LeBron James ha ancora una volta guidato i suoi verso il Paradiso. Il nativo di Akron si è portato a casa, ovviamente, anche il titolo di MVP delle Finals, ma non quello della regular season assegnato in back-to-back a Giannis Antetokounmpo.
JR Smith, guardia gialloviola e compagno di lunga data di LeBron, in una intervista rilasciata a CBS Sports, ha sostenuto che il titolo di MVP dovrebbe essere sempre assegnato al numero 23 dei Lakers per il suo enorme talento mostrato in campo:
“Per me dovrebbe vincere l’MVP ogni singolo anno. Ma quando c’è da decidere, c’è sempre un nuovo nome che spunta. Ogni volta si arriva a definire: Giannis o James? Russ o James? Questa o quella persona? LeBron, certe volte, viene superato dai numeri degli avversari, ma come si fa a dire che James è il miglior giocatore del mondo ogni anno e poi decidere di non dargli il titolo di MVP? Non l’ho mai capito. Potrebbe trasformare ogni squadra in una contender per il titolo. È un giocatore clamoroso.”
Poi JR ha provato a comparare i Cleveland Cavaliers del titolo 2016 con i Los Angeles Lakers di quest’anno. Qual era la squadra più forte? Smith ha risposto in questo modo:
“Penso che la fisicità avuta qui ai Lakers non l’avevamo a Cleveland. A Cleveland eravamo più grintosi, abbiamo giocato un po’ più duro per ovviare ad alcune lacune, siamo stati molto più cattivi in difesa. Ma le dimensioni di questa squadra, qui ai Lakers, con [Anthony Davis] e Dwight [Howard] e la possibilità di cambiare la formazione con l’ingresso di Markieff [Morris] è unica: non eravamo così versatili a Cleveland. Qui abbiamo potuto giocare in differenti modi, ma a Cleveland dovevamo giocare solo in un modo…”
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