Dopo più di 3 anni, Zaza Pachulia è tornato a parlare dell’infortunio provocato a Kawhi Leonard durante la serie Playoff 2017 dei suoi Golden State Warriors contro i San Antonio Spurs. L’ex lungo, infatti, durante Gara 1 – con i texani sopra di 25 punti nel terzo quarto – provocò una distorsione alla caviglia alla stella degli Spurs, dopo uno scontro di gioco non ancora chiarito.
Nell’ultima puntata del podcast Runnin’ Plays, Pachulia ha quindi cercato di chiarire l’accaduto, allontanandosi da ogni etichetta di gesto volontario:
“Parliamone seriamente: quante volte è successa quella situazione, prima e dopo quell’episodio? Tantissime! Fa parte del gioco, specialmente ora che si tira così tanto da tre punti. Questo significa ovviamente che uno degli schemi difensivi vuole togliere i tiri da tre punti facili agli avversari. Non l’ho fatto apposta di sicuro e speravo che tornasse in campo il prima possibile. Volevo che lo sentisse direttamente da me perché c’erano un sacco di voci in giro. Mi sentivo male per lui, sono un atleta anch’io. I miei figli fanno sport, non vorresti mai che qualcuno si infortunasse”.
Nel corso della puntata, il georgiano ha anche svelato come nelle ore successive al famoso episodio avesse ricevuto diverse critiche anche da parte di suoi colleghi giocatori. Qualcosa che Zaza non ha dimenticato:
“I tifosi possono dire quello che vogliono, non posso mettermi a litigare con loro. Ma sentirlo dire da professionisti che giocano a questo sport è stato triste. Stiamo parlando di pallacanestro, cerchiamo di intrattenere le persone. Siamo tutti esseri umani e tutti cerchiamo di essere dei modelli per i giovani. Ma abbiamo tutti dei background differenti e rappresentiamo paesi diversi”.
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