I Chicago Bulls e i Dallas Mavericks si trovano in situazioni opposte. I primi, alle prese con un rebuilding che ancora non ha dato gli esiti sperati, continuano la ricostruzione affidandosi alla quarta scelta al Draft; i secondi, dopo aver ottenuto proprio grazie al Draft Luka Doncic, sono alla ricerca di star da affiancare al loro franchise player. Il punto di contatto tra le due squadre potrebbe essere il 25enne playmaker di Chicago, Zach Lavine.
Come accennato negli scorsi giorni, i Mavs prediligerebbero una guardia in grado di segnare e alleviare la pressione a cui è sottoposto il loro #77. Un rapido sguardo alle statistiche di Lavine (25,5 punti, 4,8 rimbalzi e 4,2 assist) giustifica certamente l’interesse della squadra texana, ma gli ostacoli ad una trade sono diversi.
Innanzitutto, LaVine è da anni una delle poche note positive per i Bulls in termini di attitudine e rendimento e, proprio per questo motivo, una trade sembra essere improbabile, se non per offerte esorbitanti. Inoltre, il contratto del giocatore, sempre rapportato al rendimento, risulta quantomeno vantaggioso per Chicago, con uno stipendio residuo di 39 milioni in due anni.
Una svolta inaspettata potrebbe però arrivare dal Draft. Se la squadra dell’Illinois decidesse di ottenere un nuovo playmaker (ad esempio LaMelo Ball), la dirigenza potrebbe effettivamente pensare di scambiare l’ex Timberwolves, anche contando sull’apporto del giovane Coby White. Tuttavia, anche in questo caso nulla vieterebbe un tentativo di convivenza tra i tre giocatori, soprattutto tenendo conto delle ambizioni per nulla elevate di Chicago.
Attendiamo sviluppi, anche se Dallas non sembra in grado di imbastire uno scambio appetibile.
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