Durante lo scorso Draft 2020, Paul Eboua è uscito undrafted. Il sogno della NBA, però, sembra non voler terminare per il cestista di formazione italiana che nelle scorse ore ha ricevuto un invito al training camp dei Miami Heat. Insieme a lui un altro giocatore, Breein Tyree, anch’egli undrafted. La verità è che saranno loro due a giocarsi, con tutta probabilità, un contratto two-way che potrebbe significare esordio nella lega sempre desiderata.
Secondo quanto raccolto dal Miami Herald, Rade Filipovich – agente di Paul – ha confessato che al giocatore sono arrivate numerose richieste, ma di aver scelto gli Heat per la presenza di un coaching staff competente. Filipovich, il quale rappresenta anche gli interessi di Goran Dragic, ha dichiarato:
“Nel complesso, è il miglior atleta possibile. È un eccellente difensore e rimbalzista. Abbiamo preso di mira Miami perché ci piace il lavoro che fanno gli Heat nello sviluppo dei giocatori. Lo fanno con successo. Hanno un programma di sviluppo incredibile, possiedono ottimi allenatori sotto la guida di Erik Spoelstra, e hanno un grande shooting coach come Rob Fodor.”
Eboua, 20 anni, durante l’ultima stagione con la Consultinvest Pesaro ha viaggiato con una media di 7.7 punti e 5.6 rimbalzi in 25.8 minuti a partita, con il 45,4% dal campo. Prima della Draft, il dirigente degli Heat, Chet Kammerer, ha confessato di aver visto Eboua in un allenamento a Santa Barbara, in California, rimanendo impressionato dalle qualità del giocatore.
Il classe 2000, cresciuto in Camerun, ha iniziato a giocare a basket all’età di 14 anni mentre frequentava il Lycée de Makepe nella città più grande della nazione. Nel 2015, si è quindi trasferito a Roma, unendosi alla Stella Azzurra, e lo ha fatto nonostante non parlasse italiano o inglese e avendo sostanzialmente giocato a basket da solo un anno.
Il sogno di Paul è ancora vivo.
Mercato NBA 2020: tutte le trattative chiuse